La Lazio di Pioli fra rebus e note liete

28.07.2014 08:07 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
La Lazio di Pioli fra rebus e note liete

Venti giorni di lavoro sotto le Tre Cime di Lavaredo, ora una mini pausa. Il tempo di godersi qualche giorno di mare prima di iniziare la seconda fase di precampionato. In quel di Auronzo di Cadore la Lazio ha colpito per la sua aggressività e il suo equilibrio tattico. Il 4-3-3 ha messo in mostra le qualità dei singoli e esaltato il collettivo. Contro il Perugia la squadra ha divorato il campo, ha attaccato e non ha concesso spazi agli avversari in fase di non possesso. La predisposizione offensiva, a patto di conservare gli equilibri tattici e di non prendere troppi gol, dovrà diventare il marchio di fabbrica della Lazio di Pioli, che in tre settimane ha già ottenuto dei risultati (parziali) importanti. Come riporta il Corriere dello Sport, la squadra segue il tecnico; il mister emiliano ha fatto capire, senza troppi sforzi, nuove regole di gioco e di lavoro, riscuotendo larghi consensi all’interno dello spogliatoio. Pioli parla con tutti, la chiarezza è la sua dote principale. Ha ottenuto il rispetto fin da subito parlando singolarmente con ogni giocatore. E’ un allenatore deciso ma garbato, difficile sentirlo urlare. I suoi allenamenti sono divertenti. Ha abolito le corse nei boschi e le infinite ripetute per garantire il fondo, i biancocelesti hanno lavorato esclusivamente con il pallone. Il modulo scelto dal tecnico è il 4-3-3, distanze cortissime tra i reparti e grande aggressività dovranno essere gli ingredienti, indipendentemente dagli interpreti, per garantire gli equilibri tattici. Il rebus principale resta il reparto arretrato. Pioli ha avuto modo di conoscere Cana, Novaretti e Ciani. Nonostante questo il tecnico è stato molto chiaro: “Biava e Dias andranno rimpiazzati”. La Lazio dovrà trovare una coppia di centrali che possa fare la differenza per progetto Lazio. Servono giocatori con caratteristiche mirate: un destro e un mancino. Biava era considerato il re dell’anticipo. I difensori attualmente in rosa sono fisicamente prestanti, bravi nel gioco aereo, ma vanno in difficoltà quando vengono puntati da un giocatore veloce. Mercoledì torneranno i nazionali. Da verificare le motivazioni di Klose e Biglia, c’è curiosità per Parolo. In questa prima parte di precampionato ci sono state parecchie note liete: Marchetti sembra aver ritrovato grinta e voglia, è parso tornare ai suoi consueti livelli. Felipe Anderson ha incominciato a mettere in mostra quei numeri che tutti gli riconoscono, ma che fino ad ora in Italia non si erano visti. Come riporta la Gazzetta dello Sport fra le note liete ci sono anche i due nuovi acquisti Basta e Djordjevic che si sono inseriti molto bene. L’attaccante serbo si era fatto notare per la sua capacità realizzativa (6 gol in 4 partite) prima di infortunarsi al ginocchio. Molto bene anche i giovani. Unica eccezione (negativa) Keita. L’ex Barça ha fatto indispettire i tifosi con certi atteggiamenti fuori dal campo e sul terreno di gioco ha quasi sempre deluso. Anche Radu non è fra le note positive: non tanto per questione tecniche ma per il nervosismo mostrato contro avversarsi e compagni. Male Cavanda, spesso in ritardo agli allenamenti. In questa nuova Lazio non ci sarà posto per lui.