La Lazio ritrova il proprio pubblico: ecco il dato ufficiale

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L'annuncio che tutti aspettavano è arrivato il 2 settembre con un lungo comunicato del direttivo della Curva Nord che recitava:"Torneremo allo stadio a partire da Lazio-Cesena per far sì che La NOSTRA Lazio torni a splendere grazie al suo acquisto più importante, il dodicesimo uomo in campo". Dopo mesi in cui l'Olimpico presentava tante poltrone vuote finalmente lo stadio torna a colorarsi di bianco e di celeste. I tifosi della Lazio sono rientrati numerosi. Sono 31200, secondo le stime ufficiali comunicati dalla società, le presenze fatte registrare alla prima gara stagionale davanti al proprio pubblico. "Saranno la nostra arma in più" aveva commentato la notizia ieri Pioli nella conferenza stampa della vigilia. Vedendo il risultato e la prova offerta c'è da dargli ragione. Una squadra attenta, precisa e più ordinata, ma soprattutta coracea e gagliarda. Un ambiente unito e compatto che ha caricato i giocatori come dimostrano le dichiarazioni post partita dell'esordiente Braafheid: "C'era grandissimo entusiasmo e una bellissima atmosfera, i tifosi sono fantastici". Gli fa eco anche Parolo: "Sono felicissimo per i tifosi, fantastico averli accanto. Segnare sotto la Curva Nord è stato bellissimo". Antonio Candreva, sempre più leader in campo, rispetto ai suoi due compagni ha vissuto i mesi difficili della passata stagione e vedere questo pubblico lo ha riempito di orgoglio: "Ci mancavano i tifosi, è bello vederli esultare sugli spalti, sono il nostro dodicesimo uomo in campo". Un'atmosfera nuova dove, però, non trova ancora spazio il presidente Lotito. I tifosi sono stati chiari anche con uno striscione esposto durante il match: "Presenti solo per nome, simbolo e colori". Il patron biancoceleste nelle settimane scorse aveva chiesto a più riprese che la gente si riavvicinasse alla squadra escludendo i problemi personali con lui. Dalla Nord è partito qualche coro contro Lotito che però non si è lasciato abbattere: "Li ho sentiti, ma ci ho fatto l'abitudine. Io di passi in avanti verso di loro ne ho fatti. Le critiche vanno bene, ma devono essere costruttive e nel rispetto delle regole. Io agisco per il bene della società". L'acredine tra le parti rimane, ma al momento conta soltanto la squadra e il popolo biancoceleste ha dimostrato oggi di amare i propri colori sopra ogni cosa.