LA MOVIOLA - Abisso ok all’esordio con la Lazio. E all’Olimpico non serve neanche il Var

Pubblicato ieri alle 22:45
21.08.2017 07:15 di Gabriele Candelori Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
LA MOVIOLA - Abisso ok all’esordio con la Lazio. E all’Olimpico non serve neanche il Var
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© foto di Federico Gaetano

Ottava direzione in Serie A per Rosario Abisso. Il primo incrocio in Serie A con la Lazio termina con un pari deludente e senza particolari recriminazioni. Contro la Spal sono pochi gli episodi da moviola per la squadra arbitrale. La prima volta dei biancocelesti con il Var non richiede neanche l’ausilio della tecnologia. Di seguito il dettaglio delle due frazioni di gioco.

SOTTO CONTROLLO - All’Olimpico partita maschia ma corretta. Il fischietto siciliano deve intervenire spesso, soprattutto nei primi minuti. Il primo giallo arriva poco prima della mezz’ora. Lo prende Luis Alberto. Lo spagnolo - nei pressi dell’area ferrarese - si allunga il pallone e colpisce la caviglia di Schiattarella. Non c’è volontarietà. L’intervento, oltre che in ritardo, è però anche duro. Abisso tiene in pugno la gara. Milinkovic è il più nervoso. L’arbitro di Palermo, dopo aver fermato il gioco per un colpo al volto subito da Lazzari, lo richiama a gran voce. Chiaro il labiale: “Basta!”, urla dopo le proteste del serbo. Attenti anche gli assistenti. Immobile ha la grande occasione per il vantaggio. Di Iorio sbandiera il fuorigioco. Sul tiro di Milinkovic, l’attaccante partenopeo era oltre la linea dei difensori. Insieme a lui anche Parolo. Nel finale la Spal protesta per un intervento di Lulic in zona offensiva. Abisso fa bene a lasciar correre: Lazzari si mette davanti con il corpo, poi si lascia andare.

NIENTE VAR - Subito un episodio a inizio ripresa. Immobile cade a terra dopo un contatto con Oikonomou. Abisso lascia proseguire non senza qualche dubbio. Inzaghi chiede l’intervento del Var e rischia l’allontanamento. Come previsto da regolamento. Il direttore di gara si limita a richiamarlo. Non era comunque una delle quattro “situazioni da protocollo”. Lo scontro avviene infatti fuori dall’area di rigore e non all’interno. Subito dopo ecco un altro cartellino in casa Lazio. Wallace ostacola Mora con una spallata. L’arbitro siciliano lo giudica come fallo tattico ed estrae il giallo. Il difensore brasiliano si arrabbia. Immobile va giù anche qualche minuto più tardi su una leggera trattenuta di Väisänen. La Lazio non protesta. La moviola agisce comunque con un “check silente” confermando la scelta dell’arbitro senza fermare il gioco. Stessa situazione pure alla mezz’ora. Cremonesi travolge l’ex Torino cadendo. Ma c’era prima la spinta di Milinkovic sul difensore della Spal. Il club di Ferrara incassa nella ripresa le prime ammonizioni. Abisso ne rifila una all’indirizzo di Borriello, colpevole di una lunga trattenuta su Marusic. L’altra è per Viviani che entra in ritardo su Immobile pareggiando anche il conto dei cartellini.