Lazio Club Brasil: "Il rispetto per la dignità non ha colore! Che vergogna quei fischi a Koulibaly"

Pubblicato ieri alle 20:03
06.02.2016 07:03 di Benedetta Orefice Twitter:    vedi letture
Fonte: Benedetta Orefice - Lalaziosiamonoi.it
Lazio Club Brasil: "Il rispetto per la dignità non ha colore! Che vergogna quei fischi a Koulibaly"
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com

Faranno parlare ancora a lungo i “buu” dei tifosi laziali a Koulibaly in occasione di Lazio-Napoli dello scorso mercoledì. Dopo la testimonianza di Stefano Risi, tifoso biancoceleste che fa spesso tappa a Cuba per lavoro, ecco arrivare le parole di un supporter brasiliano, membro del Lazio Club Brasil.

“Sono molto orgoglioso delle mie origini africane e ancora più orgoglioso di aver scelto la Lazio, benché viva dall'altra parte del mondo e non la abbia mai vista all'Olimpico.
Sì, sono un tifoso brasiliano che tifa la lazio, avrei potuto scegliere le più importanti squadre brasiliane come il Flamengo o il Corinthians, o del mondo come Manchester United, Real Madrid o Barcelona, con milioni di tifosi in tutto il mondo. Ma ho scelto di tifare una polisportiva  centenaria voluta da un gruppo di ragazzi che all'epoca non si sarebbero mai sognati di giudicare o deriso un ragazzo in base al colore della pelle e famosa in Brasile dai tempi della "Brasilazio" negli anni Trenta con i 13 brasiliani nella Lazio dei Pepe, Duílio Salatin, Enzio, Serafini, Filó e dei fratelli Fantoni.

I padri fondatori, secondo quello che ho appreso in tutti questi anni di lazialità, fondarono non a caso la lazio in Piazza della Libertà secondo i più alti valori sportivi e morali, come ribadito recentemente anche da Papa Francesco, e scegliendo i colori della Grecia perché lì si svolsero le prime Olimpiadi.
Dove sono andati a finire questi alti valori morali e sportivi? È possibile che quelli, a lungo coltivati nel corso di questi lunghi 116 anni, si siano persi negli ultimi 12?
Anche a me piace vincere titoli e trofei, a chi non piacerebbe, ma di certo bisogna anche saper perdere, sempre nel rispetto dell'avversario. La rabbia per una sconfitta è normale, ma non può scaturire in un odio contro tutto e tutti, contro l'avversario e il diverso, questo non è accettabile. E se foste stati voi vittime di razzismo come l'avreste presa? Non siate ipocriti, avreste reagito molto male. Solo chi è stato vittima di razzismo puó capire quello che si prova.
 Con questo non voglio essere accusato di vittimismo, lungi da me, sarebbe ancor piú dannoso, sarei subito additato come il soggetto di turno con manie di protagonismo.

Il rispetto per la dignità non ha colore, tutti abbiamo una coscienza e spesso la stupidità e l'ignoranza, soprattutto in persone che non hanno mai viaggiato nel mondo, creano preconcetti.
Sono sicuro che l'Italia in futuro saprà convivere pacificamente e senza pregiudizi, in una società multirazziale come quella brasiliana. Noi brasiliani avremo tanti difetti ma una cosa é certa, siamo sempre ottimisti e sorridiamo alla vita. Ed è quello che voglio donarvi fratelli laziali.
Sempre forza lazio
Lazio Club Brasil”.