Lazio, Diaconale torna all'attacco: "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca"

Pubblicato il 12/12 alle ore 12:23
13.12.2017 06:40 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Diaconale torna all'attacco: "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca"

Notte in bianco e il sospetto che qualcosa non torni. Troppe ingiustizie subite, troppe sviste. Ne è convinto il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, che affida ai social il proprio sfogo: "Un errore con la Roma, un errore con la Fiorentina, un errore con la Sampdoria, un doppio errore con il Torino. Quando gli errori diventano una catena continua scatta il diritto al sospetto. Che non è piagnisteo, complottismo o alibi per le proprie carenze ma la legittima richiesta di un campionato regolare, trasparente, corretto e non lo strumento per colpire chi non fa parte del coro. Parlo di Lazio? Certo. E la butto in politica calcistica? Certo. Perché ho troppa esperienza per non dare ragione al Cardinal Bellarmino quando diceva che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca".

Arturo Diaconale, inoltre, è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia per approfondire ulteriormente questo tema: "Il discorso della malafede nasce da una considerazione. Se non ci fosse vorrebbe dire essere scarsi professionalmente. Quindi non si può arbitrare a quei livelli. Non è certo obbligatorio. Si può tornare in terza categoria. Per uno che è arrivato in Serie A si deve escludere l'incompetenza, e quindi c'è qualcosa di diverso". Designatori: "Il ripetersi di vicende inquietanti alimentano qualsiasi tipo di sospetto. Non voglio fare del complottismo, ma è un dato di fatto. Sulla Lazio e contro la Lazio si stanno ripetendo episodi all'infinito". Auspicio: "Spero in un campionato trasparente e corretto. Gli errori vanno puniti e non devono ripetersi. Gli organismi hanno gli strumenti per correggere gli errori. Questo è il mio auspicio". La squadra: "Io spero che la squadra dia una prova di senso di responsabilità e di tenuta, reagendo a queste avversità con la qualità messa in mostra quest'anno. Le partite si giocano sul campo, ci possono essere degli errori, ma se sei forte e determinato puoi superare qualsiasi tipo di avversità. Il compito della società è quello di preservare la rosa da sospetti e preoccupazioni. Ognuno faccia il suo. Loro debbono essere sereni e pensare di essere protetti". Trattenere Tare: "(ride ndr). Non è solo lui ad essersi dovuto trattenere. Ci siamo fermati a vicenda. Abbiamo avuto un momento di vera rabbia. Poi bisogna naturalmente reagire con senso di responsabilità. E devo fare i complimenti ai tifosi, e ringraziarli, per il loro di senso di responsabilità". Arbitri incapaci solo con la Lazio: "Io faccio questo lavoro con passione, e in questo caso con passione laziale. La Lazio dà fastidio perché si pone fuori dal coro, non si allinea. Questo crea qualche problema". Tutelare gli azionisti: "Tema giuridico raffinato. Normalmente un'azionista può fare un'azione non tanto su danneggiamenti dall'esterno, ma dall'interno. Contro questo noi non possiamo far altro che far sentire la nostra voce. Non assisteremo passivamente a quello che potrà avvenire".