Lazio, il parere degli ex: "Bisogna avere fiducia". Baronio: "Gentiletti? Mi ricorda Nesta e Montero..."

Un gioco che diverte. La Lazio di Stefano Pioli, secondo Bruno Giordano, è quella "che esprime il miglior gioco degli ultimi dieci anni". Ma in tre partite riesce a raccogliere solo tre punti. I dubbi pervenuti sono d'obbligo. Anche perché, va bene, bella da vedere sul campo, ma è dall'annata 2007-2008 che non si vedeva una partenza così poco fruttuosa in campionato. Eppure nel porsi domande, nel partecipare alla discussione, sui dubbi prevale una compatta fiducia nei confronti del tecnico parmense. Sia Roberto Rambaudi che Lionello Manfredonia lo conoscono bene: il primo con lui ha seguito il corso d'allenatore, il secondo ha vinto con lui, nel 1985, una coppa Intercontinentale. Entrambi hanno speso parole di fiducia per l'allenatore biancoceleste, sulle colonne della Gazzetta dello Sport: "Ce ne sono pochi preparati come Pioli, giocando così, otto volte su dieci si vince". Le due sconfitte la Lazio se l'è già bruciate, una s'è consumata con il Milan, l'altra con il Genoa. Adesso la strada dovrebbe farsi più semplice. Roberto Baronio si spende in lodi entusiaste, soprattutto per il centrale argentino. E a proposito dell'infortunio che lo terrà lontano dal campo per sei mesi, l'ex centrocampista cerca di farsi venire in mente qualche soluzione: "Gentiletti mi ha ricordato molto Alessandro Nesta, al netto della sua eleganza, e Paolo Montero, anche se molto meno grezzo. Con lui e De Vrij, la Lazio si era rifatta la difesa. Ora sarà più problematica, ma Radu il centrale lo sa fare bene". Bisogna essere più cinici sotto porta, dice Dario Marcolin: "Il problema è che il tecnico deve allenare i giocatori ad arrivare più volte vicini alla porta, ma poi sono loro che devono fare l’ultima cosa". Insomma, "bisogna avere fiducia", come dichiara invece Gabi Mudingayi. Che il gioco del tecnico emiliano, vedrai, raccoglierà quanto sul campo si è meritato.