Lazio-Roma, il Viminale condanna i festeggiamenti dei giallorossi e pensa ad un piano per le Curve

28.05.2015 10:08 di Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci- Lalaziosiamonoi.it
Lazio-Roma, il Viminale condanna i festeggiamenti dei giallorossi e pensa ad un piano per le Curve

I festeggiamenti post derby saranno sicuramente piaciuti ai tifosi della Roma, ma non così tanto in alcuni palazzi governativi. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il Viminale non ha gradito le magliette e i gestacci al termine della gara di alcuni giocatori romanisti, ma non solo. Viene condannata anche la condotta di Garcia nel pre gara e la presenza di alcuni noti ultras in Tribuna Monte Mario, arrivati anche a contatto con i sostenitori biancocelesti. 

PIANO PER LE CURVE - Il problema della sicurezza potrebbe far cambiare faccia al derby della Capitale. Il Viminale, l'Osservatorio per le manifestazioni sportive ma soprattutto la questura di Roma, cercano idee per limitare il tifo violento. Come riporta Il Messaggero, si stanno cercando soluzioni anche al Coni. Si spera nella collaborazione fra le società. L'obiettivo è quello di aiutare le forze di polizia nel controllo esterno e interno degli stadi. A cominciare dalle curve. E' lì che il questore di Roma, Nicolò D'Angelo, intravede un base di partenza: "Dobbiamo cambiare tutti insieme le regole del gioco. Abbiamo ormai accertato che nelle curve ci sono dei mostri a sette teste. Dobbiamo ammetterlo, il nostro calcio è imbastardito, e non sempre è facile riuscire a controllare quasi novemila persone, quante ne contengono. Auspichiamo - prosegue D'Angelo - di raggruppare gli ultrà in sottosettori che ci permettano di controllare meglio i più facinorosi. È un modo per monitorarli senza dover impegnare ogni volta un numero esorbitante di personale, che potremmo utilizzare in modo più utile alla sicurezza di tutti". Il capo della questura ritiene importante mostrare severità. Non è un problema di pugno di ferro, ma di certezza della pena: "Ci dicono tutti: perché non li arrestate? - aggiunge - Li arrestiamo, eccome, ma ce li ritroviamo fuori il giorno dopo. La soluzione, lo ripeto ,potrebbe veramente trovarsi in una 'rivoluzione' delle curve, vanno ristrette". Nonostante intorno all'Olimpico sia stato installato un sistema di vidosorveglianza a tappeto, bisogna adottare ulteriori misure per rendere sicuro il derby, a cominciare dall'orario: "Si deve giocare da ora in poi sempre domenica alle 12", è l'indicazione del Viminale. D'Angelo concorda con questa soluzione: "L'Olimpico, poi, è anche circondato da tanto verde. Fare la partita con il buio vuol dire facilitare la fuga dei violenti, creare nascondigli difficili da controllare".