LAZIO STORY - 23 febbraio 2014: quando tra Lazio e Sassuolo vinse la protesta

I ragazzi di Inzaghi proseguono la marcia di avvicinamento alla sfida contro l'Udinese e al derby d'andata nella semifinale di Coppa Italia. Finora l'ottimo cammino ha permesso alla Lazio di rimanere in corsa per tutti gli obiettivi rendendo molto interessante il finale di stagione. Esattamente 3 anni fa invece i biancocelesti avevano già subito la duplice eliminazione in Europa League e trofeo nazionale, mentre in campionato era corposo il distacco dalla zona europea. La sfida dell'Olimpico al Sassuolo è stata così l'occasione per mostrare tutto il disappunto contro la proprietà.
LAZIO-SASSUOLO - I tifosi accorrono in più di 40.000 sugli spalti muniti di cartoncini con la scritta 'Libera la Lazio'. Oltre alla protesta iniziale, anche durante la partita, si susseguono cori e striscioni di dissenso nei confronti della società e di Lotito. Nemmeno i gol e le emozioni della partita rappresentano una soluzione di continuità alle manifestazioni di contestazione con il presidente, accompagnato da Beretta in tribuna, impassibile agli eventi. In campo la Lazio al 37' trova il vantaggio con Radu. Nella ripresa in 11 minuti c'è una grande altalena di emozioni. Al 72' Floccari riacciuffa il pareggio, ma dopo 2 giri d'orologio Klose riporta in vantaggio la squadra di casa. Al 79' Floro Flores su punizione riprende ancora gli avversari, ma 4 minuti più tardi un autogol di Cannavaro regala ai biancocelesti una vittoria ormai insperata. A fine partita Lotito ai microfoni dice che, nonostante la contestazione, non ha nessuna intenzione di abbandonare il club, ma di volerlo lasciare in futuro al figlio. Cala il sipario su una serata concitata che segna una frattura profonda tra società e tifosi, che da lì in avanti decideranno di abbandonare fino a fine anno le tribune dell'Olimpico.

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