LAZIO STORY - 23 settembre 1973: quando la Lazio ne fece 6 al Novara in Coppa Italia

23.09.2017 10:30 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
LAZIO STORY - 23 settembre 1973: quando la Lazio ne fece 6 al Novara in Coppa Italia

Verona-Lazio si avvicina, manca un solo giorno a questa delicata sfida. I romani vogliono cancellare la delusione ricevuta dalla partita persa contro il Napoli, ma l’avversario non sarà certamente facile. Il Verona, per quanto la sua posizione di classifica non sia delle più rosee, dovrà centrare il bersaglio grosso: la vittoria. Nel 1973, la situazione è abbastanza simile, ma in una competizione differente, si tratta della Coppa Italia. La Lazio aveva l’obbligo di vincere per ottenere il passaggio del turno contro il Novara

LAZIO-NOVARA - Questa era la Lazio del primo scudetto, presentare gli uomini presenti in questa compagine è superfluo, così come tentare di magnificare ancora una figura che già di per sé è splendida come quella di Tommaso Maestrelli. Chinaglia, D’Amico, Wilson e compagni dovettero affrontare il Novara per passare il turno in Coppa Italia. La partita non fu facile, ai padroni di casa furono annullate due reti (una a Chinaglia, l’altra a Garlaschelli) nei primi minuti, poi Pulici dovette deviare il tiro di Nastasio e salvare i suoi compagni. Sul finale del primo tempo, la rete: Nanni andò sul fondo e mise in mezzo, Udovicic rispinse corto sui piedi di Chinaglia che segnò a porta vuota. Questo gol aprì le danze, quattro minuti dopo Martini, grazie ad un grande fraseggio con Frustalupi e Petrelli, raddoppiò con una sassata dai trenta metri. La ripresa si aprì con un grande brivido: Enzo sfruttò un errore di Martini ma il suo tiro centrò il montante a portiere battuto. Subito dopo Chinaglia fece il 3-0 portandosi il pallone nella porta avversaria dopo un’azione concitata e confusa in area. Biancocelesti dilanganti: Wilson propiziò l’azione, Nanni ricevette la sfera e scaricò a Chinaglia, cross della punta in area, finta di Wilson e gol di Garlaschelli. Magnifico, sublime, magico. Nel finale di gara Garlaschelli fece il 5-0 con un colpo di testa su servizio di Re Cecconi. All’88esimo D’Amico realizzò un tiro che venne rispinto da Pinotti, sulla sfera ci arrivò Mazzola (II) che fissò il punteggio sul 6-0. Vittoria, qualificazione e risultato rotondo; e fu subito festa.