LAZIO STORY - 7 dicembre 2014: quando a Parma nacque la stella di Felipe Anderson

Il derby sembra ormai dimenticato dalla Lazio che, decisa a non vanificare quanto fatto finora, mette nel mirino la Sampdoria con l'obiettivo di riavvicinarsi al terzo posto. I ragazzi di Inzaghi vogliono sfruttare lo scontro diretto tra Roma e Milan cercando inoltre di evitare un contraccolpo psicologico alla sconfitta di domenica scorsa. Tornando indietro di 2 anni la squadra allora allenata da Pioli era di scena al Tardini di Parma contro i ducali reduci dal cambio di proprietà.
PARMA-LAZIO - Il giorno precedente alla gara la città emiliana riceve una notizia che regala speranza in una stagione maledetta: il presidente Ghirardi lascia la società a una cordata russo-cipriota che si presenta con l'intento di voler evitare la retrocessione. Quanto al campo, Donadoni sceglie il tandem Palladino-Cassano mentre Pioli dietro al centravanti Djordjevic opta per Felipe Anderson e Mauri. In avvio i gialloblu sembrano rinvigoriti dal cambio di presidenza e con Cassano in stato di grazia creano parecchi pericoli dalle parti di Marchetti. In chiusura di primo tempo Palladino si avventa su un cross di Santacroce regalando il vantaggio alla squadra di casa. La Lazio però non si fa prendere dal patema d'animo e reagisce immediatamente: colpo di testa di Mauri su pallonetto sempre di testa di Biglia e momentaneo 1-1. Si va al riposo sul pareggio ma al ritorno in campo sono i capitolini a partire meglio: sugli sviluppi di un pasticcio tra Iacobucci e Gobbi Djordjevic serve Felipe Anderson che firma il gol del successo. Prima marcatura in Serie A per il brasiliano che fino a quel momento è stato evanescente, ma di lì in avanti diventerà il trascinatore della squadra. A Parma è nata una stella, la più lucente tra quelle a disposizione di Pioli.