Liverani avverte la Lazio: "A Marassi sarà durissima. Io come Candreva? Se ottiene l'adeguamento mi batte..."

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Un tocco e via, con lui la palla viaggiava sempre di prima. Fabio Liverani commenta l'inizio di stagione ai microfoni di Radio IES: "La Lazio ha una buona rosa, sono arrivati giocatori affidabili. Basta è un esterno valido, De Vrij è giovane e forte, Parolo è uno dei migliori centrocampisti italiani in circolazione e Djordjevic si giocherà ogni domenica il posto in attacco con Klose. La squadra di Pioli avrà il vantaggio poi, così come il Milan, di non giocare le Coppe e quindi di recuperare più velocemente gli infortunati". Male con i rossoneri, bene con il Cesena. Meglio restare con i piedi per terra: "Contro il Genoa - continua Liverani - sarà una prova importante, non è mai facile ottenere punti a Marassi. La squadra di Gasperini sarà spinta dal pubblico, alzerà il ritmo della partita e la metterà sull'agonismo". Pioli potrebbe fare affidamento allo stesso centrocampo visto nelle prime due partite di campionato: "Ci vuole equilibrio in campo, credo che la Lazio possa trovarlo anche con Parolo, Biglia e Lulic insieme. Poi è chiaro che gli esterni devono dare una mano ed essere disposti a sacrificarsi anche in fase difensiva". Il leader indiscusso resta Candreva. Antonio come Fabio, ha dovuto superare lo scetticismo generale iniziale: "Ha sempre voluto dare il massimo, sin dal primo giorno alla Lazio, proprio come me. Alla fine nel calcio parla sempre il campo. La Lazio deve essere orgogliosa di avere un calciatore del genere, non solo dal punto di vista tecnico. Io come lui? Con me Lotito era ancora all'inizio, ora ha maggiore esperienza ed è diventato più malleabile. A volte, dopo 4-5 anni, non si rinnova il contratto ad alcuni giocatori per delle piccolezze e si vanno a prendere giocatori di altri club. Non sempre però l'erba del vicino è più verde. Comunque se Candreva riesce a ottenere l'adeguamento, mi batte sicuramente (ride, ndr)". Nessun rancore con Lotito: "Non ci siamo più sentiti, l'ho incontrato a qualche riunione tra presidenti, allenatori e calciatori. A volte nel calcio le storie finiscono così...".