Liverani: "Lazio, ora devi ripartire! Candreva? Trasformerà i fischi in applausi come al solito..."

Pubblicato il 20/11 ore 20:55
21.11.2015 07:45 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Liverani: "Lazio, ora devi ripartire! Candreva? Trasformerà i fischi in applausi come al solito..."
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© foto di Andrea Ninni/Image Sport

AGGIORNAMENTO DEL 21/11 ORE 08.00 - Fabio Liverani, doppio ex di Lazio-Palermo è tornato a parlare della sua carriera anche ai microfoni del Tempo. Inizia dai ricordi alla Lazio: "I cinque anni in biancoceleste hanno segnato l’apice della mia carriera. I momenti da ricordare sono tanti, dalla prima rete contro l’Udinese a quella contro la Juventus. E poi la vittoria della Coppa Italia". Continua con un confronto tra i patron delle due sqaudre: "Due presidenti vulcanici, però diversi. Anche nella gestione degli allenatori. Lotito fa sempre scelte oculate, cambia un tecnico solo se la situazione è irrecuperabile. Zamparini invece è più istintivo. Entrambi però fanno bene al calcio e hanno portato le loro squadre a traguardi importanti". Infine una riflessione sul momento che sta attraversando il gruppo di Pioli: "L’anno passato è andato tutto bene: giocatori al top, entusiasmo, gruppo unito. Ma forse si è andati oltre le reali possibilità dei biancocelesti. Ora vedo la Lazio leggermente inferiore a Juventus, Roma, Napoli e Inter: l’Europa League è l’obiettivo più concreto".

"Ripartire" la parola d'ordine. Questo il diktat di domenica per gli uomini di Pioli, reduci da tre sconfitte consecutive e ancora troppo lontani dai fasti della scorsa stagione. Intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, il doppio ex della gara Fabio Liverani ha espresso il suo punto di vista sulla gara di domenica contro i rosanero, soffermandosi in particola modo anche sulla questione Candreva: "Per Ballardini il Palermo sarà una patata bollente, conosciamo Zamparini e quando lui decide con la convinzione di migliorare le cose inutile trovare o chiederci le motivazioni. Iachini ha portato la squadra dalla serie B alla serie A e ha fatto un'ottima stagione lo scorso anno, era molto amato dalla piazza". Poi sulla Lazio: "I biancocelesti vengono da un periodo di involuzione, la sconfitta in un preliminare lascia grandi buchi, grandi problematiche. A livello fisico e soprattutto mentale e poi hanno inciso molto i troppi infortuni a giocatori determinanti. Due settimane di sosta dopo una sconfitta nel derby non sono semplici da gestire ma sono convinto che domenica la Lazio farà un'ottima gara. Le difficoltà sono evidenti, io penso che le assenze per infortunio o per una condizione non brillante di Candreva, Klose, De Vrij e Biglia pesano troppo". E in riferimento proprio a Candreva spiega: "Viene spesso criticato in questo periodo, non si può fare il paragone con le sue prestazioni in nazionale, sarebbe riduttivo. Perchè si passa da un ambiente che adesso è in grande difficoltà, la Lazio, alla nazionale dove c'è entusiasmo per una qualificazione, parliamo di un'amichevole e poi trovi un gruppo che ti aiuta e ti trasmette entusiasmo. A differenza del club dove respira un pò di inevitabile scollamento non arrivando i risultati. Sono convinto che saprà dare risposte sul campo, trasformando i fischi in applausi come già successo al suo arrivo quando superò una situazione molto complicata che io conosco benissimo, quando gli veniva rimproverato una presunta fede giallorossa. Il campo è sempre l'unica risposta possibile. Se tornerà a giocare sui suoi livelli, con l'intensità, la qualità e la determinazione che conosciamo ci metterà poco tempo a riportare tutti dalla sua parte. Oggi la squadra deve ripartire a piccoli passi, non si può tornare quelli dello scorso anno in una settimana. Anche a livello di comunicazione bisogna volare bassi, parlando di Europa League, poi risalire la classifica e poi piano piano riprendere il cammino". Infine, sul tecnico Pioli: "Non può essere passato in poco tempo da eroe a rischio esonero. Ci vuole equilibrio, una società deve pensare all'esonero solo quando non ha più fiducia nel suo allenatore o quando è seriamente convinta che non sia più in grado di riprendere in mano la situazione, seguendo il lavoro quotidiano sul campo d'allenamento"