Mpasinkatu a 1900Tv: "Lazio, ci sono dei club inglesi su Ntep. Cataldi? Buon giocatore, ma non è un craque"

La Lazio batte il Cagliari e conquista i tre punti nel turno infrasettimanale: ma non c'è tempo per gongolare, domenica arriva il Sassuolo, desideroso di rivalsa dopo la sconfitta subita contro la Roma. Inzaghi rivede Biglia, ma per l'argentino sarà solo panchina, mentre si candida per una maglia da titolare Sergej Milinkovic-Savic. Per parlare di mercato e della Lazio è intervenuto il direttore sportivo, opinionista ed esperto di calcio internazionale Malù Mpasinkatu durante la trasmissione 1900Tv: " Kishna potrebbe partire a gennaio? Io dico che quando uno viene accantonato da un allenatore, non deve necessariamente prenderla in modo negativo. Kisnha ha tutto il tempo per crescere: quest'estate ad esempio si parlava di un Keita con le valigie pronte, ora è un punto di rifermento. Quando la squadra va bene e non giochi, non è che puoi prenderla a male in ogni caso. Non credo che andrà via gennaio".

WALLACE - "Come tutti quanti i giocatori che arrivano da un campionato diverso, ci vuole tempo e devi assimilare i meccanismi per integrarti nella realtà dove vieni catapultato. Ha fatto una buona gara mercoledì e non ha fatto pesare le assenze. Non credo che qualcuno si fosse accorto delle assenze in casa biancoceleste nel secondo tempo contro il Cagliari. Il secondo tempo della Lazio è stato un secondo tempo da grande squadra".

NTEP - "Prima dell'infortunio era il miglior giocatore francese di prospettiva, Deschamps l'avrebbe portato agli Europei. Sicuramente non vuole rimanere in Francia, ci sono squadre inglesi su di lui che hanno grande disponibilità economica. Però Tare si muove e lo segue da tanto tempo e la Lazio è avvantaggiata fra le squadre italiane. Il Lione su Djodjevic? Il serbo viene dal campionato francese, per lui la Ligue 1 potrebbe essere un'opportunità. Bisogna vedere a quale cifra la Lazio lo vorrà cedere, se il Lione lo vuole dovrà mettere soldi, nonostante la Lazio l'abbia preso a 0 vorrà comunque una cifra importante per il calciatore".

CATALDI - "Conosco bene Cataldi, sta crescendo in maniera esponenziale. Purtroppo in Italia non abbiamo un calciatore che viene definito un craque. Si tratta della verità, ci sono scuole che offrono elementi più pronti rispetto a quelle italiane. Cataldi, attualmente, non è considerato un craque e non cambia il volto della squadra. I calciatori italiani non vengono definiti top player nei campionati stranieri".

DJORDJEVIC - "In Italia c'è più pressione di altri paesi: soprattutto quando giochi in piazze come quella della Lazio, un calciatore non abituato difficilmente riesce a mantenere le prestazioni in modo costante. Ma se la squadra gira bene senza di te e la tua unica possibilità di giocare risiede nell'assenza del tuo compagno di reparto diventa dura. Nessuno si immaginava che uno come Immobile, che a Siviglia e a Dortmund era considerato una meteora, facesse così bene. Ma servono alternative, quindi credo che il serbo resterà alla Lazio quest'anno".

KEITA - "La Coppa D'Africa può aumentare sensibilmente il valore del giocatore: le prestazioni in una competizione come questa contano. Non so però quanto la Lazio possa trattenerlo. Lui avrà la pressione dell'intero Senegal sulle spalle durante la Coppa D'Africa, ma se dovesse far bene non sarà semplice per i biancocelesti trattenerlo perché le grandi d'Europa punteranno sul giocatore. Se la punta dovesse fare bene in questa rassegna internazionale e dovesse arrivare una big che mette soldi e gli propone di un ingaggio importante, la Lazio non potrebbe fare una controfferta convincente. Inoltre un'eventuale cessione a grandi cifre i capitolini dovrebbero prenderla in considerazione anche perché Keita è arrivato a 0 e con l' eventuale incasso si potrebbero prendere almeno due giocatori".

TARE - "Tare ed io siamo amici: lui ultimamente sta monitorando molto il campionato francese e quello belga, se dovesse trovare il giusto profilo ci punterà senza alcun dubbio".