Onazi: "Hanno provato a tenermi, ma era ora di cambiare. Keita? Con l'offerta giusta rimarrebbe volentieri..."

Pubblicato il 23/08 alle 22
24.08.2016 07:20 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Onazi: "Hanno provato a tenermi, ma era ora di cambiare. Keita? Con l'offerta giusta rimarrebbe volentieri..."
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© foto di Federico Gaetano

Sei anni con la Lazio, poi il passaggio in estate al Trabzonspor. Eddy Onazi parla dalla Turchia, lo fa ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Inizia con il caso Keita: "Ho parlato con lui quando ero ancora a Roma. Ho capito che c'era qualcosa che non andava. E 'una situazione delicata, la Lazio deve gestirla bene. Devono sentire lui e il suo procuratore e capire quali sono le loro ragioni. Perdere anche Keita potrebbe essere un grosso problema per la Lazio, se si possono risolvere i suoi malumori bene, altrimenti devono lasciarlo andare. Credo che tutto sia legato al rinnovo”. Per Onazi la soluzione è possibile: “Se la Lazio facesse l'offerta giusta al giocatore, rinnovando il contratto, sono convinto che Keita rimarrebbe volentieri. E' giovane e anche se ha sbagliato qualche comportamento i compagni lo capirebbero. Inzaghi è un grande allenatore, sarebbe in grado di gestire tutto”.

L’ADDIO. Onazi spiega i motivi del suo addio: “Per me era il momento di cambiare aria. Ero alla Lazio da sei anni, un po' mi è dispiaciuto perché mi sarebbe piaciuto giocare con Inzaghi. Ringrazio molto Tare, la società e i tifosi. Ricordo ancora il diesse che mi prese giovanissimo e mi disse ‘diventerai un grande giocatore con la maglia della Lazio’. Ho parlato con Inzaghi in estate, mi ha detto di rimanere, ha cercato di convincermi fino all'ultimo, aveva parlato anche con la società per il mio rinnovo contrattuale. Anche Peruzzi ha provato a convincermi, ma io avevo già preso la mia decisione. Non posso dimenticare la Lazio che è tutta la mia vita. Bollini? E’ una persona speciale per me. Tiferò sempre Lazio, e un giorno chissà...

RICORDI. “Ricorderò sempre il mio esordio e la vittoria contro la Roma il 26 maggio. Poi anche l'esordio in Europa. Il compagno che mi ha dato di più da un punto di vista professionale è stato sicuramente Klose. Ma anche Mauri e Hernanes hanno fatto la loro parte. Mi hanno dato tantissimo e non posso dimenticarli. Biglia? E’ un grande giocatore, leader dell'Argentina, un punto di riferimento per tutti, quando c'è lui a centrocampo ti senti più tranquillo. La Lazio non può perderlo, è quasi insostituibile. Felipe Anderson invece è un grande talento e può arrivare al livello di Neymar. Adesso però deve dimostrarlo. Deve essere concentrato ogni partita. Peccato che la Lazio abbia perso Candreva, ma ci sono questi momenti. Non si può tenere un calciatore contro voglia. Se con la testa non sei al  100% convinto allora non riesci a rendere in campo. Ad esempio Radu è uno che è sempre voluto stare alla Lazio, sono nove anni, lui vuole solo la Lazio”.

IL SALUTO AI TIFOSI. “Adesso la squadra sta migliorando, ha comprato grandi giocatori come Immobile. Sono convinto che se arriveranno vittorie, allora i tifosi torneranno allo stadio. Senza di loro non c'è calcio. Io, tranne in un episodio, ho sempre avuto un ottimo rapporto con loro. Il mio grande rimpianto con la Lazio è l'Europa League dove siamo stati eliminati con il Fenerbahce. Venni espulso nella gara di andata. Anche l’eliminazione con il Ludogorets è stato un grande rimpianto. Voglio ringraziare tutti i tifosi della Lazio, non potrò mai dimenticarli. E mi auguro che sia una grande annata per la Lazio".