Petkovic al veleno: "Il problema non ero io. Puoi cambiare il manico ma se la scopa resta la stessa…"

23.02.2014 07:52 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Daniele Rocca - Lalaziosiamonoi.it
Petkovic al veleno: "Il problema non ero io. Puoi cambiare il manico ma se la scopa resta la stessa…"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Tutti a Nizza. Non per il Carnevale ma per i sorteggi dei prossimi europei del 2016. Non mancava nessuno degli allenatori delle Nazionali: da Prandelli a Deschamps, da Capello a Terim. C'erano davvero tutti, anche Petkovic che, dal 1 luglio sostitirà Hitzfeld sulla panchina della Svizzera. Vlado si ferma con i giornalisti quando gli chiedono di raccontargli il suo recente passato. L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport riporta le parole del tecnico di Sarajevo: "Come sto? Benissimo, è tutto passato… guardo al futuro. Sono qui ovviamente per la Svizzera, anche se il mio lavoro inizierà a luglio. Quello che sta accadendo alla Lazio? Non vorrei parlare, non l’ho fatto con la stampa italiana, né con gli svizzeri, so come comportarmi però…". Dalle considerazioni più distese, passa a quelle più amare: "Io stavo benissimo, a Roma; mangiavo bene, vivevo bene… Eppoi perché parlare al passato. Sono già tornato quattro o cinque volte, ho amici, ho ancora casa all’Olgiata". Nessun problema per quello che sta accadendo? Vlado non si confonde: "Se seguo quello che succede? Io seguo tutto…. E non mi sorprendo…Voglio dire: non ero io il problema, penso. Dopo un paio di mesi quelli tornano a galla, se rimangono irrisolti"A questo punto non serve più chiedere: "Ancora non capisco il mio esonero. Eravamo in corsa su tre fronti, ci mancavano, è vero, 6 o 7 punti ma niente di irreparabile. Poi quegli infortuni… Adesso leggo di chi mi accusa di non averlo fatto giocare: per forza, se sei rotto. E comunque puoi cambiare il manico ma se la scopa resta la stessa…". Pur evitando di nominare il presidente biancoceleste, il discorso appare chiaro: "Cosa mi dispiace di più di questo addio? Non lo so, ora sono tutte cose in mano agli avvocati. Certo non è stato bello. E dire che era pronto anche a rinunciare a molti soldi, glielo assicuro. Lotito? Non voglio parlarne. Ognuno ha il suo modo di fare, e di comportarsi. Lo sanno tutti, non soltanto io".