Prevenzione Andrologica: la Lazio scende in campo. Il Dott. Antonini a LLSN: "Ecco perché prevenire"

05.03.2018 13:06 di  Mirko Borghesi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Mirko Borghesi - Lalaziosiamonoi.it
Prevenzione Andrologica: la Lazio scende in campo. Il Dott. Antonini a LLSN: "Ecco perché prevenire"

Il 17 marzo 2018, presso la sala stampa del Centro Sportivo di Formello, la SS Lazio organizza un incontro didattico-scientifico accreditato presso il Ministero della Salute con una platea di specialisti e di medici di medicina generale (per saperne di più: https://www.antoniniurology.com/la-lazio-scende-in-campo-per-la-prevenzione-andrologica/). Sarà un corso d’informazione sulle più comuni patologie andrologiche preludio di un progetto di prevenzione e di visite di screening dedicato a tutti i circa 400 ragazzi del settore giovanile della Società Sportiva. 

A coordinare il corso saranno i medici dello staff Sanitario della Primavera Dott. Michele Morelli e Dott. Gabriele Antonini. Proprio il Dott. Antonini ha parlato di questo incontro in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it:

Dott. Antonini cos’è l’Andrologia?

"È la scienza medica che studia le patologie dell’apparato riproduttivo maschile. Negli ultimi anni questa disciplina ha compiuto notevoli passi in avanti ed oggi dispone di sofisticate indagini diagnostiche e farmaci specifici in grado di prevenire, diagnosticare e curare le patologie ad essa correlate".

Di cosa si occupa l’Andrologo?

"Si occupa delle malattie e delle malformazioni degli organi riproduttivi maschili che possono compromettere lo sviluppo, l’attività sessuale, la fertilità e la salute generale del maschio in tutte le fasce di età, che vanno dal soggetto nella fase puberale al soggetto anziano".

Perché stimolare gli uomini alla prevenzione?

"Gli uomini di qualunque età affrontano con molta difficoltà le disfunzioni che riguardano l'apparato riproduttivo e genitale. In particolare i maschi italiani non sanno bene chi sia un andrologo e difficilmente si rivolgono a lui senza sapere che anche la sessualità maschile ha bisogno di prevenzione. Il 90% dei ragazzi che usa il profilattico lo fa per evitare una gravidanza e solo il 6,7 % lo usa per prevenire malattie sessualmente trasmissibili anche gravi come il Papilloma Virus che colpisce l’uomo e può essere trasmesso alla donna rappresentando la prima causa di tumore dell’utero".

Di poco tempo fa la notizia del Tumore al Testicolo di Ederson e ancor prima quella di Acerbi...

"Non solo loro. In passato ciclisti famosi come Lance Armstrong e Ivan Basso sono stati colpiti da questa malattia. Il tumore del testicolo può interessare qualsiasi maschio nella fascia d’età tra i 15 ed i 40 anni. La mancanza di conoscenza del proprio apparato genitale e la non cultura dell’autopalpazione delle gonadi nella prevenzione può far sfuggire molte diagnosi di questa malattia. Questa “ignoranza” può avere un esito drammatico e potrebbe essere evitata con un’attenta valutazione ed una visita preventiva. Se diagnosticato in tempo il tumore del testicolo ha percentuale di guarigione prossimo al 99%".

Come si articolerà il vostro progetto Andrologico nel mondo del calcio?

"In medicina quando si parla di prevenzione si fa riferimento alle attività che riducono gli esiti negativi di una certa patologia. In questo settore specifico dovrebbe iniziare durante la prima adolescenza, quando i ragazzi escono dalla fase di assistenza pediatrica.  Durante il controllo specialistico viene effettuato un semplice esame fisico dell'uomo per controllare le condizioni generali di salute; la distribuzione della peluria; lo sviluppo dei genitali; la presenza di fimosi del prepuzio ed il pene curvo congenito; la consistenza e la sensibilità dei testicoli; la misura del pene; lo stato delle mammelle; il rapporto tra altezza e apertura delle braccia per controllare l'eventuale sindrome genetiche.In caso di dubbio verranno prescritte delle analisi più approfondite. Esami ormonali, esame delle urine e del liquido seminale; spermiogramma per valutare la fertilità, spermiocoltura per la presenza di germi nello sperma, ecografia ed eventuale eco-color Doppler dei genitali".



Con il Dott. Gabriele Antonini, ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, ha parlato anche il Dott. Morelli: 

Dott. Morelli perché questa iniziativa nel mondo del calcio?

"Con l’abolizione nel gennaio del 2005 della visita di leva obbligatoria, che in passato costituiva l’unica forma di screening andrologico su larga scala, è venuta a mancare l’unica attività preventiva di primo livello per i giovani adulti. A differenza delle donne, che si rivolgono al ginecologo già da adolescenti, molti uomini ignorano che il benessere sessuale richiede una giusta prevenzione e un rapporto di fiducia con il proprio medico.Da sempre il nostro Presidente Claudio Lotito è impegnato oltre che nell’aspetto puramente tecnico del calcio anche nel veicolare attraverso la nostra società i valori morali ed educazionali che possano determinare la crescita di tutto l’ambiente Lazio con una forte valenza sociale. E’ stato proprio lui a stimolare in noi il desiderio di affrontare quest’aspetto delicato della medicina preventiva. La SS Lazio ha un bacino d’utenza nel proprio settore giovanile di circa 400 ragazzi che in linea di massima, come i loro coetanei al di fuori del mondo del calcio, non hanno mai fatto un controllo del proprio apparato genitale. Buona parte delle cause di infertilità maschile sono innescate da problemi già presenti in adolescenza, basti pensare al varicocele o ai testicoli ritenuti, problemi che, se individuati in tempo, possono evitare l'infertilità".

Perché al giorno d’oggi si sente parlare molto di infertilità di coppia e di feconzadione assistita?

"Le coppie cominciano a costruire una famiglia ed a programmare una gravidanza sempre più tardivamente. L’uomo purtroppo arriva mediamente ai 30 anni senza aver mai effettuato un semplice esame del liquido seminale per valutare la propria fertilità. Questa attesa unita alla mancata prevenzione rende difficile la ricerca di un figlio con il ricorso sempre più frequentemente a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) con una ripercussione economica e sociale di notevole entità in un paese come il nostro già afflitto da una drastica riduzione delle nascite".

Qual è il vostro obiettivo?

"È quello della sensibilizzazione alla prevenzione attraverso la rilevanza sociale di una squadra di calcio così seguita come la SS Lazio e dei suoi calciatori, che saranno presenti con una delegazione all’evento, e sulla necessità di creare una cultura andrologica nell’uomo con una figura medica di riferimento che si occupi della salute maschile in tutte le diverse fasi della vita. Sarà un momento di informazione e prevenzione, rivolto direttamente al settore giovanile ma riproducibile in altre società di calcio ed a tutta la popolazione maschile in generale. Vogliamo essere antesignani in questo e creare un nuovo modo di approcciare la salute dei nostri calciatori che non sia solamente finalizzata all’aspetto ortopedico, fisioterapico e traumatologico. La valutazione andrologica dovrà rappresentare quindi uno step fondamentale per i giovani al termine dello sviluppo puberale e all’inizio dell’attività sessuale; al tempo stesso dovrà essere uno stimolo per gli uomini alle prese con l’incremento dell’età media al fine di migliorare la qualità di vita di tutti".

(Ricordiamo che per saperne di più basta cliccare sul seguente collegamento: https://www.antoniniurology.com/la-lazio-scende-in-campo-per-la-prevenzione-andrologica/)