Radu centrale? Ballardini: "Si può fare, ma non vedo la necessità. Zarate? Una situazione anomala..."

Pubblicato ieri alle ore 22.30
24.09.2014 07:28 di  Stefano Fiori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Stefano Fiori- Lalaziosiamonoi.it
Radu centrale? Ballardini: "Si può fare, ma non vedo la necessità. Zarate? Una situazione anomala..."
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© foto di Federico Gaetano

Come sostituire Gentiletti? Come fare fronte a un'assenza pesante, tanto inaspettata quanto scomoda da gestire? La domanda - o meglio, il grattacapo - occupa i pensieri di Stefano Pioli. Escluso l'innesto di difensori svincolati, le soluzioni si riducono a due opzioni: insistere sui tre centrali in rosa (Cana, Novaretti, Ciani), oppure spostare al centro Stefan Radu. L'ex tecnico biancoceleste Davide Ballardini, intervenuto ai microfoni di Radio IES, offre il suo punto di vista sul dilemma in casa Lazio: "Radu è un giocatore intelligente, il suo ruolo naturale è quello di centrale a sinistra. Certamente può essere rimesso al centro senza nessun problema, ha grandissimo senso tattico e qualità fisiche per ricoprire quel ruolo. L'ho allenato e lo conosco bene. Però - argomenta il tecnico romagnolo - dobbiamo anche dire che la Lazio ha una rosa talmente ampia e di livello che non vedo la necessità di togliere Radu dalla fascia. In ogni caso - prosegue l'ex Cagliari e Genoa - giocatori forti e intelligenti come lui non soffrono nulla nel cambiare ruolo anche se per tanti anni non ci hanno giocato. Lui è come Biava, puoi metterlo ovunque e grazie allo spiccato senso tattico garantisce un alto rendimento sempre".

"CHAMPIONS, SI PUÒ" - Nonostante le due sconfitte nelle prime tre giornate di campionato, Ballardini ripone grande fiducia nella formazione di Pioli: "La Lazio può lottare per il terzo posto. Roma e Juventus sono fuori portata, ma alle loro spalle se la possono giocare tutte e la Lazio non ha nulla in meno per giocarsi l'ultimo posto utile per la Champions".

LA SITUAZIONE ZARATE, IL GIUDIZIO SU KEITA - Per sognare il traguardo del terzo posto, servirà anche il contributo di un Keita al top. E che soprattutto sappia confermarsi ai livelli della sua prima stagione tra i grandi. Un obiettivo che non riuscì a centrare Mauro Zarate, proprio sotto la gestione Ballardini: "Quella di Zarate è da considerare una situazione anomala - spiega l'ex mister laziale -. Ha qualità straordinarie ed è anche un bravissimo ragazzo, però non ha lo spessore giusto. La Lazio ci ha provato in tutti i modi a recuperarlo ma lui non si è fatto aiutare. C'erano persone intorno a lui che lo hanno consigliato male. Poi c'è un altro tema che condizionò quel periodo - ricorda Ballardini -, il discorso legato al suo contratto. Lui aveva fatto un anno meraviglioso e riuscì in soli sei mesi a strappare un contratto importantissimo. Questo creò malumori, perché c'erano giocatori fuori rosa che negli anni precedenti avevano dato tantissimo alla Lazio senza riuscire a ricevere nessuna gratificazione contrattuale. Questa situazione aggravò il malessere dei compagni, con il suo atteggiamento non riusciva a farsi voler bene". Ecco allora il suo giudizio su Keita: "Dovrà essere bravo nel circondarsi di persone che lo aiutino a maturare. Lui, lo stesso Zarate, sono giocatori che hanno qualità fuori dal comune. Se dietro le doti tecniche c'è una fragilità, però, è difficilissimo confermarsi".