Re Cecconi, il ricordo di Massimo Maestrelli: "Ci voleva bene come fossimo suoi figli..."

18.01.2017 18:24 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Re Cecconi, il ricordo di Massimo Maestrelli: "Ci voleva bene come fossimo suoi figli..."
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Se ne andava 40 anni fa in tragiche circostanze Luciano Re Cecconi. Nel ricordare le gesta del centrocampista del primo scudetto biancoceleste non poteva mancare anche il contributo di Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso l'allenatore dei ragazzi del ’74:Insieme a Chinaglia, Re Cecconi era il giocatore che era rimasto più nel cuore di mio padre, per caratteristiche tecniche sicuramente, ma si innamorò soprattutto dell'uomo – spiega ai microfoni di TMW Radio –. Scelse lui perché sapeva che uno come lui andava oltre i 90 minuti. Fece di tutto per portarlo a Roma. Sono state dette tante cose inesatte, ma solo chi lo ha conosciuto si rende conto che queste cose non sono accostabili alla sua figura. Era quello che faceva 10 giri di campo mentre gli altri erano già a fare la doccia, era innamorato del calcio. Il 18 gennaio 1977 noi abitavamo a 100 metri da dove è successo il fatto e in quei giorni andavamo a studiare da mia cugina a 30 metri da quella gioielleria, finimmo a tardo pomeriggio e uscendo vedemmo un capannello di persone davanti alla gioielleria e non capivamo cosa fosse successo. Andammo lì e lo vedemmo fuori della porta, senza renderci conto di cosa sarebbe capitato a distanza di pochi minuti. Si parlava di un incedente, un colpo di pistola... fu uno shock, lo avevamo conosciuto a Foggia, ci portava al cinema a fare una passeggiata, ci voleva bene come se fossimo suoi figli”. Parola anche Guy Chiappaventi, autore del libro "Aveva un volto bianco e tirato. Il caso Re Cecconi", con il quale ha cercato di riabilitare l'immagine del giocatore: "Il padre di Massimo, Tommasso Maestrelli non voleva che i figli frequentassero giocatori della Lazio e i calciatori in generale, un po' per mantenere la giusta distanza tra lavoro e famiglia, e poi anche per tenerli lontano da una delle figlie (ride ndr), ma c'era un eccezione dai tempi del Foggia, Luciano Re Cecconi. Tommaso si fidava totalmente di lui...".