Romano: "Peccato che la sosta arrivi proprio ora. Attenzione a Cagliari ed Empoli: ci giochiamo la stagione!"

Si ferma il Campionato, la Lazio lo saluta inanellando la sesta vittoria consecutiva, prima che gli impegni con le Nazionali chiamino. Che sia un peccato fermarsi in un momento estremamente positivo, è un po' l'opinione comune. Sarebbe bello, per i biancocelesti, continuare a cavalcare l'onda positiva sulla quale si è arrampicata da oltre un mese. Non solo risultati, ma anche ottime prestazioni, incensate a più riprese, oltre che dai tifosi, anche da diversi allenatori, estasiati da cotanta beltade. A proposito del momento di grazia che la squadra di Pioli sta vivendo, si è espresso anche Alessandro Romano. "Forse la sosta arriva nel momento sbagliato", queste le parole di Antonio Candreva oggi a Coverciano, alle quali l'ex difensore biancoceleste, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, si è accodato: "Brutto fermarsi in questo momento. Certo, la sosta è per tutti. Ma sarebbe stato meglio dare continuità al gruppo. Il segreto della Lazio è che ha un gioco. Il mister ha fatto grandissime cose, quando vedo le altre squadre non vedo connotazioni del tecnico. Invece, quando vedo la Lazio, dico: questa è la squadra di Pioli. E quando una squadra ha un gioco, i risultati arrivano. E' una squadra che non vorrei mai affrontare: se mi metto ad aspettare in difesa, alla fine il gol lo prendo. Provando ad attaccare,  finisco per espormi, ed è addirittura peggio. Difficile da interpretare". Per Romano, al di là delle avversarie, sulla carta più modeste, la Lazio non dovrà assolutamente abbassare la guardia nei prossimi appuntamenti. Che, anzi, per l'allenatore sono due gare cruciali: "Contro il Cagliari? Quando giocavo con la Lazio mi allenava Zeman, posso dire di conoscerlo bene. Spero che lo conosca anche Pioli: Zeman è testardo, non cambia mai il suo gioco, lo si conosce, immagino che il tecnico biancoceleste abbia già trovato il modo di arginarlo. La Lazio si gioca il posto con Cagliari e Empoli. Sono le due sfide decisive. E poi c'è la Juventus: meglio affrontarla ora, qualche mese fa era più pericolosa". A proposito dell'Empoli, Romano insiste su questo confronto, da non sottovalutare. Anche perché, proprio nel girone d'andata, i toscani vincevano contro i laziali: "E' una squadra complicata, che gioca buon calcio, di velocità, con giocatori giovani. Non sarà una sfida facile". Biglia, Felipe Anderson, Klose: dei diamanti in un meccanismo che appare ormai perfettamente oleato e privo di intoppi. Il Principito è, per Romano, "il controcampista per eccellenza, completo. Si è rivelato tra i giocatori più importanti del gruppo. E infatti, chiunque lo affianchi fa bene... Felipe Anderson? Chi l'aveva visto, ai tempi, ne aveva notate le enormi qualità, altrimenti non avrebbe pensato di portarlo a Roma. Quelle non si perdono facilmente. Certo, era una scommessa, ma credo che la società l'abbia vinta, dato che il brasiliano si è rivelato un giocatore di enorme talento, che risolve le partite da solo. Ed è velocissimo, un difensore come fa a prenderlo? Cristiano Ronaldo di una volta, che buttava la palla lungo la fascia e poi la riprendeva sempre lui! Speriamo che Klose regga fino alla fine, ma sta facendo benissimo. Non so davvero dove prenda tutte queste energie, non è più un ragazzino! ". La prossima giornata sarà un delicato crocevia anche per le concorrenti al piazzamento europeo: si affronteranno Roma-Napoli e Fiorentina-Sampdoria. Gare complicate, per l'ex laziale: "Roma-Napoli, Fiorentina-Samp, sulla carta sono gare difficili, può capitare il pareggio. Vincendo si mette un bel tassello. Ma l'importante è che la Lazio vinca. Sia i partenopei che i giallorossi non sono in gran forma, una partita imprevedibile, alla quale però sta bene un pari. Il Mio sogno? Che il sorpasso avvenga alla penultima giornata...". Infine, Alessandro Romano ha commentato anche il ritorno di Lulic, fermo ai box da gennaio per una lesione al legamento collaterale: "E' importantissimo in questo finale, ho notato che Cavanda ha postato delle foto in ocasione del suo ritorno: non gioca da mesi, ma il bosniaco fa gruppo. La cosa bella di questa Lazio è che la vedo unita, sono tutti amici, non ci sono mugugni. Una squadra nella quale anche chi non gioca spesso dà il meglio".

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