Uno sguardo ai numeri: tiri, gol, cartellini e... le sciabolate di Kishna!

Pubblicato il 5 ottobre alle ore 17
06.10.2015 07:20 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Uno sguardo ai numeri: tiri, gol, cartellini e... le sciabolate di Kishna!
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© foto di Federico Gaetano

I numeri sono importanti”. Con buona pace di Nanni Moretti, modifichiamo a piacer nostro la celebre battuta di “Palombella rossa” per evidenziare una serie di dati statistici che riguardano gli uomini di Pioli in questo primo scorcio di stagione. In analisi i tiri in porta, il numero di gol fatti e subiti tra primo e secondo tempo e le prestazioni dei singoli. Il tutto a confronto anche con la passata stagione.

TIRI NELLO SPECCHIO ‘NE ABBIAMO’? - Sorvolando sul record già evidenziato delle vittorie consecutive in casa (dove i biancocelesti figurano al comando nella classifica dei campionati europei in coabitazione con Bayern Monaco), la Lazio con la vittoria di ieri ha raggiunto un altro primato: nella gestione Pioli - riporta LazioPage - non si era mai andati oltre i 23 tiri a partita. 25 le conclusioni verso il bersaglio grosso, sventate spesso prontamente da Leali, saracinesca gialloblù per quasi 80 minuti. Di queste, ben 11 infatti erano indirizzate nello specchio della porta. Un numero sempre crescente di occasioni da gol, ieri addirittura 22, la cifra più alta registrata sotto la guida del tecnico parmense. Più nel dettaglio, la Lazio inoltre è la squadra che effettua più tiri a partita all’interno dell’area piccola (1.4). In casa, il dato è più alto, con una media di 18.5 (14° posto in Europa) e in trasferta 11.7 (43° posto in Europa).

IN CASA E FUORI CASA, PRIMO E SECONDO TEMPO… - Una differenza che si nota, eccome, per quanto riguarda il fattore campo. La Lazio infatti ha realizzato 8 reti davanti al proprio pubblico e incassato soltanto un gol, quello contro il Bologna alla prima. Numeri assai differenti in trasferta, dove gli uomini di Pioli registrano 2 sole realizzazioni, quelle a Verona contro l’Hellas, e addirittura 10 reti subite. Molto incidono i clamorosi k.o. contro Chievo e Napoli, ma il dato resta certamente preoccupante, in attesa di sfide ben più impegnative lontane dalle mura amiche. Inoltre, quando la Lazio va in vantaggio colleziona in totale 8 reti, subendone una. La differenza aumenta anche in base all’analisi temporale dei gol: solo 3 a proprio favore e 9 contro nei primi 60 minuti; addirittura 7 realizzati e solamente 2 incassati nella ripresa. Una schizofrenia calcistica poco confortante per cercare continuità di rendimento in vista anche di test più probanti.

CARTELLINI, CHE PASSIONE… - “Anche meno” verrebbe da dire. Come l'anno scorso, ‪‎Mauricio si conferma in testa alla classifica europea dei difensori con più falli a partita (3.3), con conseguenze spesso allarmanti come nel caso di Verona, dove ha dovuto abbandonare il campo per somma di ammonizioni. Prezioso con la sua prestanza fisica, il brasiliano senza la presenza di un leader difensivo com de Vrij non è riuscito ancora quest'anno a garantire la stessa affidabilità dimostrata la scorsa stagione, complici anche le prestazioni altalenanti di Gentiletti e Hoedt, non al top anche loro della condizione.

KISHNA, LA FRECCIA INCOMPRESA NELL’ARCO DI PIOLI - Corsa, tiro, imprevedibilità. Qualità evidenti ma forse non dosate ancora con il giusto equilibrio. Nonostante ciò, Ricardo Kishna ha provato a prendere per mano la Lazio, confermandosi come uno dei più pericolosi del primo tempo di ieri contro il Frosinone. Sempre pronto all’uno contro uno, il talento olandese ha poi lasciato il posto nella ripresa a Keita, ancora una volta decisivo per i biancocelesti. Partito alla grande con il gol all’esordio in campionato contro il Bologna, l’ex Ajax è riuscito ad incidere soltanto nella sfida di Europa League contro il Dnipro, confezionando l’assist del momentaneo vantaggio di Milinkovic-Savic. Meno evidente ma ugualmente significativo è un altro dato che riguarda il classe ’95 biancoceleste: insieme a Dybala, Florenzi e Telles, Kishna è infatti il giocatore che effettua più cross a partita (2.2) di tutta la Serie A. Un potenziale non certo indifferente e forse ancora troppo sottovalutato.