Baronio al primo sigillo da mister: "Cerco di applicare le mie idee e adattarmi al materiale a disposizione"

04.06.2014 12:17 di Matteo Botti Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti / Lalaziosiamonoi.it
Baronio al primo sigillo da mister: "Cerco di applicare le mie idee e adattarmi al materiale a disposizione"
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© foto di Federico Gaetano

Trionfa un ex biancoceleste, nelle nuovi vesti di coach. Roberto Baronio ha trascinato i suoi ragazzi della FutbolClub al titolo regionale della categoria Allievi Fascia B Elite. Il primo sigillo di una carriera, quella da guida tecnica, intrapresa nell’estate del 2012. L’ex metronomo di centrocampo di Manerbio, ironia della sorte, si è garantito il titolo surclassando in finale la Roma. Una goduria di un certo spessore, per chi ha indossato – ad intermittenza – per 7 stagioni i colori del cielo. Intervistato dalla redazione del Corriere Laziale, Baronio ha mostrato tutta la propria soddisfazione. La nuova via intrapresa è lunga, la meta è chiaramente il raggiungimento del professionismo. Ma la gioia dei primi frutti raccolti è visibile. Di seguito riportiamo uno stralcio dell’intervista.

Un parere ed un’impressione sull’evoluzione della sua esperienza da allenatore nel settore giovanile... “Mi piace molto il contatto con i ragazzi: ognuno insegna calcio come può e come sa, ma il rapportarsi quotidianamente con i giovani è un qualcosa che arricchisce progressivamente entrambe le parti. Come tutti ho le mie idee e cerco di applicarli, ma credo sia importante soprattutto individuare il giusto modo di porsi con i ragazzi. Ricordarsi soprattutto che sono dilettanti: un ragazzo degli Allievi che gioca con la Lazio e con la Roma, sa che se manca di disciplina, può perdere un’opportunità che non si ripresenta nella vita. Un ragazzo che gioca da noi o da qualsiasi altra società dilettante, può pensare che se qualcosa non funziona qui può sempre andare in un’altra squadra: è dunque più difficile insegnare i giusti comportamenti. E la sfida più dura e affascinante è insegnare che, anche se è solo un gioco, quello che si può imparare sul campo può aiutare nella vita: e se impari a non mollare, e a non pensare che se va male tanto farai qualcos’altro, allora riuscirai anche a focalizzare i tuoi obiettivi dentro e fuori dal campo, e a raggiungerli.”

Quali sono le sue regole e modelli a livello tattico? C’è una figura di tecnico alla quale sente di ispirarsi in maniera particolare? “In tutta verità, no. Non c’è un 'guru' della panchina al quale mi ispiro: nel corso della mia carriera ho potuto rubare il mestiere a molti allenatori di primissimo livello, ed è normale che alcune caratteristiche rientrino nel mio bagaglio professionale, prendendo un po’ da uno, e un po’ dall’altro. Ma non c’è una figura di riferimento precisa, così come non c’è un modulo base dal quale partire. Mi adatto ai giocatori a disposizione, caratteristica che ritengo fondamentale quando si parla di giovani, ma che ormai ritorna buona nelle più diverse circostanze di campo. L’importante è essere flessibili e saper capire e mettere in pratica cose nuove.”

Parlando invece del futuro, dopo una vittoria così gustosa, l’appetito non può che venir mangiando. I progetti di Roberto Baronio sono già scritti? “La società è ben consapevole delle mie ambizioni, e sa che l’obiettivo è quello di approdare in una società professionistica. Di sicuro tra i dilettanti non posso immaginare posto di lavoro migliore del Futbolclub, e se non arriveranno chiamate tra i 'pro', resterò sicuramente al mio posto mantenendo il gruppo che ho allenato. La voglia di crescere fa sicuramente parte del mio retaggio professionale, e spero che aver alzato una Coppa in finale contro la Roma abbia creato anche quella sana pubblicità attorno al mio nome da allenatore. Al Futbolclub sanno che allenare tra i professionisti è la mia ambizione di crescita, ma sanno anche della mia gratitudine e della perfetta mia integrazione in società e con la squadra che ho allenato. Per cui, ora possiamo goderci insieme questo successo frutto del lavoro di tutti: se poi si presenteranno delle occasioni, penso sia il dovere di chi vuole farsi valere nel calcio come nella vita prenderle al volo.”