Ecco i nuovi arbitri: avranno lo sponsor

02.07.2015 10:45 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Ecco i nuovi arbitri: avranno lo sponsor
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© foto di Federico De Luca

Dalla prossima stagione uno sponsor comparirà sulla maglia degli arbitri italiani. Lo ha annunciato il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, in occasione della presentazione dei nuovi organici. La sponsorizzazione servirà a reperire fondi alternativi a quelli tagliati dal Coni alla Federcalcio. "Fino a pochi giorni fa gli arbitri non erano in condizione di scendere in campo - spiega Nicchi, come riporta il Corriere dello Sport -. Non avevamo le risorse per la formazione e la preparazione, ciò è dovuto alla revisione del budget. Questo problema è stato risolto e a breve firmeremo la convezione con uno sponsor che ci darà possibilità di recepire le risorse. Grazie alla federazione e al dg Uva per averci aiutato a reperirlo".

I VOLTI NUOVI - Sono Micheal Fabbri (sez. Ravenna), Claudio Gavillucci (sez. Latina) e Maurizio Mariani (sez. Aprilia) gli arbitri promossi dalla Can B alla Can A. Sono stati dismessi invece Sebastiano Peruzzo (Schio) e Dino Tommasi (Bassano del Grappa). Sono le principali novità in vista della prossima stagione presentate dal presidente dell'Aia. Per quanto riguarda gli assistenti arbitrali promossi dalla Can B alla Can A, si tratta di Stefano Alassio (Imperia), Ciro Carbone (Napoli), Rodolfo Di Vuolo (Castellammare), Alessandro Lo Cicero (Brescia), Giorgio Peretti (Verona), Filippo Valeriani (Ravenna). E Nicchi non esclude che queste potrebbero essere le ultime nomine con la Can A e B separate. "Una riunificazione? Non lo escludo - dice il n.1 Aia -. In generale la divisione la giudico più negativa che positiva.Vorrei ricordare non l'ha voluta Nicchi ma le leghe che se decisero per questa soluzione, noi come garanti del servizio dobbiamo essere sempre pronti a recepire. Le eventuali riforme dei campionati potrebbero determinare un abbassamento del numero partite". Tra gli assistenti di A, confermati per deroga Francesco De Luca (Pescara), Andrea Padovan (Conegliano). Dismessi invece Riccardo Bianchi, Renato Faverani e Andrea Edoardo Stefani per raggiunti limiti di età, Andrea Nicola Nicoletti e Alessandro Petrella per limite di permanenza nel ruolo, e Simone Ghiandai a domanda. Per quanto riguarda gli arbitri promossi dalla Can Pro alla Can B, Illuzzi (Molfetta), Marini (Roma 1), Martinelli (Roma 2), Rapuano (Rimini), Serra (Torino). Dismessi Merchiori di Ferrara e Roca di Foggia.

VIOLENZE - "Non possiamo iniziare la stagione con il rischio che i nostri arbitri siano fatti oggetto di violenza; chiederemo ferma applicazione del comunicato 104 del 2014 dove vengono riportate le pene pecuniarie per chi fa violenza sugli arbitri". È il duro messaggio alla Figc del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, che torna a paventare il rischio di uno stop dei direttori di gara. "Faremo una preparazione per un campionato di primo livello - assicura il capo dei fischietti italiani - e quando sarà il momento saremo pronti a condizione che il presidente e la federazione ci diano garanzie e venga attenzionato questo problema". Nicchi quindi rende noto di aver consegnato oggi un report al ministero dell'Interno sulla violenza degli arbitri. "È un cosa drammatica - spiega -, 600 arbitri sono stati oggetto di violenza, 184 sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso e il 93% delle violenze è stato perpetrato da tesserati. Di 600 violenze quasi 300 società devono pagare delle sanzioni e se ciò non avvenisse il comunicato indica che non potrebbero iscriversi al campionato".

ORGOGLIO - "Deve inorgoglire gli sportivi italiani e l'associazione che gli arbitri sono fuori da ogni schifezza e nefandezza che stiamo vivendo". Così il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi ha invece chiuso parlando delle inchieste sta scuotono il calcio italiano. "Gli arbitri sono coloro che tengono insieme il sistema - ha aggiunto - e che aiuteranno la federazione a uscire da questo momento. Si sono susseguiti gli scandali e ancora una volta gli arbitri non sono coinvolti. Cosa non causale ma frutto del lavoro".