Eriksson svela: "Nel 2001 potevo diventare l'allenatore del Manchester United". E sulla love story con la Dell'Olio...

Pubblicato il 2/11 alle 13:37
03.11.2013 07:40 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe/Manuel Gavini - Lalaziosiamonoi.it
Eriksson svela: "Nel 2001 potevo diventare l'allenatore del Manchester United". E sulla love story con la Dell'Olio...
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Potevo essere l’allenatore del Manchester United nel 2001”. Questa la rivelazione dell’ex allenatore della Lazio Sven-Goran Eriksson, contenuta nella sua autobiografia “Eriksson: my Story". “Passarono alcune settimane – continua Eriksson - e un giorno mi chiamò Pini (Zahavi, l’agente dello svedese, ndr). Ci sarebbe stato a breve un altro incontro a Londra, ma quando sono arrivato ho sentito che qualcosa non andava. Peter Kenyon (l’allora presidente del Manchester United, ndr) disse che Alex Ferguson aveva cambiato idea e aveva deciso di rimanere altri tre anni”. A riportare questo stralcio dell’autobiografia è il portale norvegese vg.no, che parla anche di un curioso aneddoto legato questa volta al Milan. “Ho avuto un incontro segreto con Berlusconi – racconta ancora Eriksson – Nel cuore della notte, sono tornato a casa e nel parcheggio mi aspettava una vettura che mi ha portato all’appartamento di Berlusconi. E 'stato grandioso. Berlusconi mi ha guardato e visto che stavano sostituendo l’allenatore, mi ha chiesto se ero interessato. Ma era chiaro che non ero interessato”. C'è spazio ovviamente anche per qualche aneddoto sentimentale inerente alla chiacchieratissima storia con Nancy Dell'Olio: "Ogni volta che uscivamo a cena era un continuo lamentarsi. Se la prendeva in continuazione per qualcosa: il servizio, la luce, il riscaldamento. E' una donna che richiede sempre grandi attenzioni". Citate anche le parentesi, tra le altre, con Debora Caprioglio e Ulrika Johnson, Eriksson arricchisce la sua autobiografia con particolari piccanti sempre in riferimento alla sua relazione con la Dell'Olio: "Durante una cena organizzata da Nancy, a un certo punto ci ritrovammo soli in stanza. Lei mi chiese di invitarla fuori, ci accordammo per il giorno dopo ed era chiaro a entrambi cosa sarebbe successo. Non ricordo se mangiammo qualcosa, forse un panino. Ma era chiaro che lei non fosse uscita per mangiare"."Eriksson: my story", un libro tutto da gustare che uscirà a breve, ricco di emozioni e curiosità, e dove naturalmente non mancheranno i ricordi legati alla sua Lazio.