Lippi rinuncia, non sarà lui il dt della Nazionale: "Non posso più aspettare". Tavecchio: "Capisco il rammarico, ma la Figc ha le sue norme"

24.06.2016 14:19 di  Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lippi rinuncia, non sarà lui il dt della Nazionale: "Non posso più aspettare". Tavecchio: "Capisco il rammarico, ma la Figc ha le sue norme"
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© foto di Antonio Vitiello

AGGIORNAMENTO 14:20 - Non tarda la risposta di Carlo Tavecchio. Intercettato dai cronisti presenti all'allenamento degli azzurri a Montpellier, il presidente della Figc ha fatto chiarezza sulla questione: "Non c'è nessuna presa in giro, la situazione da quando è stato chiesto il parere alla Corte federale era chiarissima. Si riferiva ad altri? Non commento. Premesso che in questo periodo sono sempre stato in contatto con Lippi, sono sorti problemi giuridici e interpretativi su una norma che riguarda suo figlio. Sapete quanto ho voluto Lippi, ma non avevo altra scelta che chiedere un'interpretazione autentica alla corte federale. È l'organismo massimo della giustizia Figc, è composto da alti magistrati che hanno i loro tempi, tra convocazione e decisione: la pratica è stata istituita, il relatore ha relazionato e in questi giorni arriverà la pronuncia. Ho pregato Lippi di soprassedere, di valutare attentamente la questione: ma al di là di quello non posso andare. Capisco il rammarico, capisco tutto: ma la federazione ha le sue norme. Ho mandato la lettera alla corte federale il giorno successivo a quello in cui è sorta la questione, serviva tempo".

Ha preso la sua decisione: Marcello Lippi non sarà il direttore tecnico della Nazionale. Come si evince dalla consueta rassegna stampa a cura di Radiosei, l'ex ct della Nazionale ha deciso di rinunciare, non senza rammarico. L'accordo era stato raggiunto con Tavecchio, ma a fermare tutto era stata quella norma che vietava a coloro con familiari a ricoprire ruoli federali o presso club associati alla federazione, di svolgere l'attività di agente di calciatori. Un'attività svolta proprio dal figlio, Davide Lippi. La Federazione aveva preso tempo, interpellando la Corte d'Appello e esortando a chiarire la situazione. Le risposte, però, non sono state sufficienti. Marcello Lippi ha commentato così la sua decisione di farsi da parte: "Non posso più aspettare, né farmi prendere in giro. Mi dispiace molto, perché l’idea di tornare in Federazione da dt era per me appassionante. Penso che fosse il ruolo giusto. Ma evidentemente...Quello che è successo è molto strano. Se qualcuno aveva nel mirino me, ha sbagliato: la mia storia resta scritta. Se qualcuno aveva nel mirino mio figlio, non posso permettere che paghi lui un prezzo che sarebbe assurdo pagare. Per questo ho deciso di chiudere la vicenda, parlando col presidente Tavecchio".