Berisha: "Un sogno andare all'Europeo, ci faremo valere! La Lazio? Voglio dare il massimo"

Pubblicato il 13/10 alle 17:58
14.10.2015 06:40 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Berisha: "Un sogno andare all'Europeo, ci faremo valere! La Lazio? Voglio dare il massimo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Per l’Albania la qualificazione al prossimo Europeo è un’impresa grandissima. L’emozione non è svanita: la racconta Etrit Berisha, che ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 ha ammesso: “Per noi era un sogno volare in Francia. Sono felice, abbiamo sofferto molto e giocato bene. Per tutti è stata una grande gioia. Al fischio finale dopo la partita contro l’Armenia, ci siamo riuniti in circolo per festeggiare. Per me era un po’ strano: contro la Serbia abbiamo perso, non l’ho presa benissimo. Con la qualificazione in tasca mi sentivo libero e ho detto 'sì è successo'. Il merito va anche a mister De Biasi, italianissimo che si è conquistato la Nazionale albanese:Lo rispetto tantissimo, come tanti altri personaggi chiave. Lui ha portato l’energia che mancava, ma non solo. È riuscito a creare un gruppo oltre che insegnarci tanto calcio. All’inizio nessuno credeva alla nostra qualificazione, nemmeno chi parla di pallone 24 ore su 24. Ci abbiamo sempre creduto, devo ringraziare tutti i tifosi, il mister, i miei compagni di squadra”. In Francia ci saranno tanti albanesi a tifare: “Andiamo lì per arrivare lontano, non solo per giocare 3-4 partite. Magari passiamo anche il turno”. L’accoglienza a Tirana è stata incredibile, con fiori, tappeto rosso e la consegna della 'Medaglia d'Onore':Ripeto, nessuno poteva immaginare un traguardo simile. Adesso è la realtà, è una grandissima soddisfazione. C’era tanta pressione, soprattutto dopo la partita conto la Serbia. Contro l’Armenia è stata la partita della vita ed ero concentratissimo. Cantare l’inno mi ha fatto tranquillizzare. Se ho pianto? Un pochino sì”. Una Nazionale piena di giocatori che militano in Italia: “Sì, sono tanti. Ce ne sono molti anche in Svizzera, è un bel mix che ha funzionato”. Poi un pensiero alla Lazio: “Se vedo quando sono arrivato rispetto ad ora, mi vedo migliorato. Lavoro al meglio. Il portiere è un ruolo particolare, per essere bravo bisogna giocare con continuità. Questo non mi succede, ma quando posso scendere in campo voglio dare il meglio per la Lazio e per i tifosi. Venivo dallo stadio di Kalmar, ora gioco all’Olimpico. Qui c’è più gente che segue il calcio e sono più pazzi, ma in senso buono (ride, ndr). Ci mettono passione, in Svezia sono più calmi. Per me giocare lì è stata una grande opportunità, ora è un’altra cosa. I rigori? Non li tiro più. Ho segnato anche in Europa League, in Coppa svedese, in campionato”. Infine un commento su alcune Nazionali minori che andranno all’Europeo: “Il calcio non è più come prima. Se hai uno o due giocatori forti non fai più la differenza. Se giochi come squadra puoi fare male a tutti. È stata la nostra tattica che a quanto pare è servita. Voglio continuare al meglio e sono molto concentrato qui alla Lazio. Voglio fare tante cose in biancoceleste, anche per giocare di più. Poi vedremo”.