C'è solo la Lazio: 3-1 al Leverkusen sulle ali di Immobile e Anderson

Pubblicato ieri alle 17:40
31.07.2017 07:20 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato a Grödig: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
C'è solo la Lazio: 3-1 al Leverkusen sulle ali di Immobile e Anderson

Una gara a senso unico, dominata in ogni dove, sulla scia delle giocate di Felipe Anderson e Immobile. La Lazio batte il Bayer Leverkusen 3-1, lanciando segnali confortanti per i prossimi impegni, soprattutto in vista della Supercoppa del 13 agosto. Inzaghi ritrova il sorriso e le risposte che cercava.

3-5-2 DOCET - Conferma gli undici provati alla vigilia, Simone Inzaghi. Contro il Bayer è ancora 3-5-2 con Strakosha tra i pali e il trio Bastos, de Vrij e Hoedt in difesa, Basta e Lulic sugli esterni, Luis Alberto vertice basso e Murgia e Milinkovic mezzali. In attacco Felipe Anderson e Immobile. Per il suo Bayer Herrlich opta per un classico 4-4-2 (all'occorrenza anche 4-2-3-1), con Leno in porta, Henrichs e Wendell laterali, Tah e Bender al centro. Sulle ali Lars Bender e Brandt, Kampl e Mehmedi ad alternarsi in regia. In attacco la coppia Volland e Havertz.

IL PIGLIO GIUSTO - Poco più di 2 mila spettatori alla Untersberg Arena di Grödig. Presenti anche circa 50 tifosi biancocelesti assiepati in curva. Parte bene la Lazio che già dai primi minuti preme sull'acceleratore. Al minuto 8 bella discesa di Murgia che serve al centro Immobile, il cui destro è prontamente murato dalla difesa Werkself. Pochi istanti dopo risponde il Leverkusen con Mehmedi, senza però creare patemi d'animo dalle parti di Strakosha. Al 13' scatta l'Immobile-show: l'11 laziale alla prima occasione a tu per tu con Leno spara addosso al portiere teutonico. Neanche 30 secondi dopo è Felipe a involarsi a tu per tu con il numero 1 del Bayer: il brasiliano si allunga il pallone ma trova ancora libero Immobile che a porta quasi sguarnita calcia clamorosamente fuori. Doppia occasione lampo per l'ex Toro, in entrambi i casi poco preciso sotto porta.

BUONA LA TERZA - Il 19' è il minuto giusto: Luis Alberto premia alla perfezione l'inserimento di Murgia, che di petto smorza per Immobile. La punta partenopea è questa volta freddissimo nel saltare Leno e a insaccare il gol del vantaggio biancoceleste. Capitolini a un passo dal raddoppio poco dopo: altra palla di Felipe Anderson al centro, sbuca Milinkovic che calcia con il sinistro, ma Leno alza ancora la saracinesca. C'è spazio anche per il cooling break: il tempo per riorganizzare le idee e tornare all'arrembaggio...

DOMINIO ANDERSON-IMMOBILE - Recupera palloni, assist e finalizzazione. Sale in cattedra anche Felipe Anderson. Alla mezz'ora Immobile serve il brasiliano con un filtrante: il numero 10, con Leno fuori dai pali, tenta un pallonetto dai 30 metri che sfiora la traversa. Per poco non ci scappa l'eurogol. Prova a reagire il Bayer con Volland che su punizione colpisce la traversa. Giusto un lampo, perché poi è solo Lazio. E' sempre Anderson a involarsi verso la porta di Leno dopo aver recuperato l'ennesimo pallone della sua partita. Uno-due con Immobile a mandare a vuoto Bender, poi il sinistro chirurgico per il 2-0 laziale.

RIPRESA. Nella ripresa cambia poco. Il Bayer prova a rialzare la testa ma non c'è storia. Ci prova subito Bailey col sinistro, ma Strakosha dimostra prontezza di riflessi. Ancora reattivo il portiere albanese, prima sulla conclusione di Bellarabi, poi sul nuovo tentativo di Volland. Al 55' applausi a scena aperta di tutta la Untersberg Arena per il tris biancoceleste: palla in profondità ancora di Luis Alberto per Immobile, che nel dai e vai con Felipe Anderson di prima intenzione pesca dal cilindro un gol da cineteca che si insacca sotto l'incrocio. Un gol perfetto, che sublima un'azione da capolavoro.

STAFFETTA - Al 64' girandola di cambi per Inzaghi: fuori Immobile, Milinkovic, Luis Alberto, Hoedt, Lulic, Bastos, Murgia, Basta, Felipe Anderson (visibilmente dolorante) e de Vrij. In campo l'altra Lazio, sempre con il 3-5-2: Luiz Felipe, Wallace, Radu; Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Di Gennaro, Patric; Keita e Palombi in avanti. Strakosha confermato tra i pali anche negli ultimi minuti. Ritmi blandi nei 20' finali: giusto il tempo per un giallo (l'unico della gara) rimediato da Lucas Leiva per un fallo tattico a centrocampo, per le solite sgroppate di Keita, altra spina nel fianco per la modesta e rabberciata difesa teutonica e per il gol della bandiera di Yurchenko. Vittoria netta per gli uomini di Inzaghi, che in piccola parte vendicano la sconfitta nel preliminare di Champions di due anni fa. Ora il futuro non fa poi così paura.