Capitan Mauri dà la scossa: "Basta distrazioni! Terzo posto? Con la cattiveria giusta è possibile"

Pubblicata il 26/11 alle 14:28
27.11.2014 07:20 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
Capitan Mauri dà la scossa: "Basta distrazioni! Terzo posto? Con la cattiveria giusta è possibile"
© foto di Federico Gaetano

Si rivede Stefano Mauri. La sua assenza ha pesato come un macigno. Dopo le due sconfitte serve ripartire. La conferma arriva direttamente dalle parole del capitano, intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3. "Nelle ultime due partite è mancata la mentalità di squadra che avevamo e dobbiamo ritrovare. Siamo stati troppo altalenanti in questo inizio di stagione, non per il gioco messo in mostra ma per l'approccio avuto di partita in partita. Per diventare grandi, non possiamo permettercelo. Basta distrazioni. L'allenamento di questa mattina? E' stato molto duro. Oggi c’erano ritmi alti, serve ritrovare lo spirito giusto. C’è tanta sana concorrenza, tutti voglio mettere in difficoltà il mister per Verona".

Com'è giocare in 11 in un campo ridotto?

Si velocizza il gioco e si pensa di meno. Il pressing offensivo c’è, e i tempi morti si azzerano.

Come stai?

Fisicamente io sto bene, da ieri mi alleno con la squadra e sono contento.

Cosa è mancato con la Juve?

Abbiamo iniziato bene. Poi appena preso il gol è finita la partita. E’ mancata la reazione, il voler recuperare il risultato. Eravamo in balia degli avversari e questo non deve accadere se si vuole arrivare ad essere una grande squadra.

Questa filosofia di gioco votata all’attacco, vi ha penalizzati?

Abbiamo creato poco contro i bianconeri. Loro hanno trovato il gol in contropiede. Il problema è stato solo il non avere la reazione. Una squadra vera deve averla. Almeno dal punto di vista dell’orgoglio. La Juventus poi ha meritato.

Però spesso sono arrivati i risultati…

In questo inizio di campionato abbiamo fatto bene con questa nuova filosofia di gioco. Contro la Juve tutto è più difficile. Sono tecnici, forti fisicamente. Anche se fai pressing loro ti saltano e vai in difficoltà. Ma la mentalità è quella giusta.

La Juventus come è cambiata da Allegri a Conte?

Il modulo è diverso, l’atteggiamento è sempre quello. Hanno voglia di vincere ed entrano in campo con tanta cattiveria agonistica. Sono forti ed è difficili affrontarli.

Agli attaccanti sembra che arrivino pochi palloni…

Forse c’è stato poco movimento. Abbiamo dato sempre punti di riferimento agli avversari e nei duelli uno contro uno siamo andati sempre in difficoltà. Correre poi senza palla è dura.

A Verona che partita ti aspetti?

Sono una buona squadra, è sempre dura andare a giocare lì.  Ma non ci importa, dobbiamo prendere i 3 punti. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, anche dopo due sconfitte serve ripartire.

Obiettivi?

Tornare in Europa. E’ sempre quello. Dal mio punto di vista credo che la squadra sia forte. L’ha dimostrato in questa prima parte di campionato e si può puntare anche al terzo posto. Ma serve cattiveria agonistica per vincere certe partite. Siamo altalenanti non come gioco ma come approccio. Si deve migliorare per andare lontano.

Il morale del gruppo?

Il morale è buono. Non abbiamo dato tutto. C’è voglia di dimostrare il vero valore della squadra come abbiamo fatto in altre partite.

La classifica non è cambiata…

La classifica è corta. Ci sono tante squadre in 5-6 punti. Vediamo che gli altri faticano, un po’ come noi. Ne siamo consapevoli ma è presto per guardare la classifica. 

Il terzo posto non ha un padrone…

Sei-sette squadre lottano per quel piazzamento. Serve continuità nei risultati, altrimenti chi ti sta davanti ti scappa via. Noi possiamo farcela.

La vera Lazio non è quella delle ultime due partite, vero?

Ma i tifosi lo sanno. Credo si siano resi contro che la squadra è buona e competitiva per certi traguardi. Dobbiamo lavorare noi dentro lo spogliatoio per entrare sempre in campo al meglio e dare tutto.

La Lazio non rimonta mai, perché?

È difficile rispondere. Tante sono le variabili che influenzano una partita. Negli anni passati la rimonta ci riusciva. In alcune partite non entriamo in campo con la giusta convinzione, poi se prendiamo gol tutto è più difficile.

La Lazio ha preso tanti gol anche al rientro dagli spogliatoi...
Conosciamo anche questo dato. Bisogna porre rimedio, è capitato troppo spesso. La concentrazione deve rimanere tale anche negli spogliatoi. I tifosi si sono resi conto che la squadra è buona e competitiva. Noi lavoriamo per preparare al meglio ogni partita, come se fosse una finale.

Qual è il tuo ruolo?
Non lo so nemmeno io (ride, ndr). Di partita in partita cerco di trovare la mia posizione tra le linee.

Le prossime tre partite sono molto importanti...
Il calendario lo guardiamo, ma non facciamo calcoli, non siamo capaci. Ci dobbiamo concentrare partita dopo partita. Non è retorica. Altrimenti facciamo fatica. Con il Chievo sarà una partita difficile, in casa loro è sempre complicato andare a giocare, anche se i precedenti ci sono molto favorevoli. Noi dobbiamo fare i tre punti. La classifica è molto corta, anche le altre squadre incontrano difficoltà. Noi dobbiamo guardare a noi stessi.

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