Cataldi studia da leader: "Con la Fiorentina, un solo risultato! Il gol? Magari alla penultima..."

Pubblicato ieri alle 17:50
07.03.2015 07:20 di  Matteo Botti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti - Lalaziosiamonoi.it
Cataldi studia da leader: "Con la Fiorentina, un solo risultato! Il gol? Magari alla penultima..."
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© foto di Federico Gaetano

“Ci stiamo preparando alla sfida importante di lunedì. Contro i partenopei ho fatto una buona gara, forse sono un po’ calato alla distanza. Ho sperato fino all’ultimo che segnassimo il secondo gol, ma siamo tranquilli. Andremo a Napoli per prenderci la finale”. Dritto all’obiettivo sulle frequenze di LazioStyle Radio 89.3, senza troppi giri. Danilo Cataldi non difetta di idee chiare. L’infortunio di Senad Lulic lo ha lanciato nell’undici titolare. Un’occasione sfruttata a dovere dall’ex Crotone, che non è più uscito dal blocco di titolare e nella testa di Stefano Pioli. Contro il Napoli in Coppa Italia in molti hanno idealmente consegnato la targa di migliore in campo al centrocampista classe ’94 di scuola biancoceleste: Sia in Coppa che in campionato abbiamo dimostrato di giocare alla pari con la squadra di Benitez. Entrambe le formazioni sono di ottimo livello. Il Napoli sarà fino alla fine il nostro avversario: contro di loro ci giocheremo l’accesso in Champions e la finale di Coppa. Loro sono più fisici, noi facciamo del gioco corale la nostra arma in più. Forse la pioggia scesa all’Olimpico martedì ci ha un pochino penalizzato. Ma queste sono chiacchiere, se avessimo raddoppiato nel primo tempo non staremmo qui a fare certi discorsi”. Pioli ne apprezza la duttilità: mezz’ala d’inserimento e di costruzione, in possesso della doppia fase. Cataldi è entrato di diritto nel cuore dei supporters biancocelesti. E gli addetti ai lavori lo seguono con particolare attenzione. La crescita al fianco dei campioni che ci sono nella rosa della Lazio è garantita:Biglia è un grandissimo campione, gli avversari cercano di bloccarlo ed a turno io e Parolo cercavamo di prendere la palla bassa per dare un aiuto in impostazione. È una sorta di continuo movimento, per farci trovare liberi di trasmettere la palla ed alimentare il gioco. Senza dubbio la mano del mister è evidente. La nostra proposta di gioco non cambia a seconda dell’avversario o se giochiamo all’Olimpico o no. Abbiamo una nostra identità ed in ciò è stato bravo Pioli. Il mister non è uno che si sofferma molto sulla carta d'identità. Se un ragazzo è bravo, ha le opportunità di giocare. Sono dell'idea che, alla resa dei conti, sia sempre il campo a parlare. Il nostro primo difensore è il centravanti, quando la fase difensiva funziona è davvero merito di tutti. Klose è un campione in tutto e per tutto, non c’è molto da dire sulla sua levatura. Il gol? Non ci penso, è meglio così (sorride, ndr). Sono all’inizio della mia carriera, piano piano cercherò di raggiungere i miei obiettivi. La Roma la incontreremo alla penultima. Neanche riesco ad immaginare un gol nel derby sotto la Nord. I complimenti che sento arrivare fanno piacere, non lo nego. Al momento la mia rappresentativa nazionale è l’Under 21, con cui voglio vincere l’Europeo in estate. L’Italia dei grandi è lo step successivo, non bisogna forzare il passo”. La corsa a tappe per la Champions è soltanto a metà del suo corso. Lunedì sera un crocevia importante attende la creatura di Stefano Pioli. Al varco, con coltelli affilati ed un Salah in motorino, c’è la Fiorentina di Montella. Una diretta concorrente da tenere a distanza di sicurezza: Contro i viola mi aspetto un match difficile. Sono nel loro miglior periodo della stagione, verranno all’Olimpico per disputare una gara a viso aperto. Gli acquisti hanno rinforzato la rosa a disposizione di Montella, ma noi giochiamo davanti ai nostri tifosi e vogliamo portare a casa un unico risultato”.