Diaconale: "Inzaghi-Anderson? Nessuno scontro fisico, semplice confronto civile"

Pubblicato il 07/02/2018 alle ore 15.46
08.02.2018 07:15 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
Diaconale: "Inzaghi-Anderson? Nessuno scontro fisico, semplice confronto civile"
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Troppe voci sul presunto diverbio tra Inzaghi e Felipe Anderson dopo la gara persa contro il Genoa. A fare chiarezza ci ha pensato il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio: “Siamo ancora arrabbiati per domenica, ma con la voglia di riscatto. Contro il Napoli sarà una grande partita, la Lazio la onorerà al massimo. Scontro Felipe Anderson-Inzaghi? Un confronto civile e naturale dopo una partita sfortunata come quella col Genoa è stato caricato e romanzato in una rissa che non c’è mai stata. Era giusto che l’allenatore esprimesse il proprio rammarico per l’andamento della gara e indicasse le carenze. Parlare di scontro quasi fisico è una esagerazione che voglio smentire. Se non ci fossero questi chiarimenti ci sarebbe da preoccuparsi. É un segno di vitalità e attaccamento alla squadra e ai colori. Non ci sono termini drammatici o irreparabili tra Inzaghi e Felipe Anderson, rientrano nelle logiche di spogliatoio. Il mister ha fatto quello che doveva fare, c’è stato un errore da parte di tutta la squadra che non ha reagito al gioco del Genoa e ora si deve recuperare. Il fatto che Inzaghi abbia dato un giorno libero è un segno di distensione. Ci sono momenti che i calciatori hanno un giorno storto, ma poi tutto si supera. Sembra che ci sia la ricerca disperata di spunti per alimentare le tensioni ma vanno stemperate. I tifosi non devono pensare che ci sia un clima o da stato di assedio o di rivolta nello spogliatoio perché non è vero”. 

SCRITTE CONTRO MALAGÓ - Arturo Diaconale è intervenuto anche a Radio Radio per parlare degli striscioni e delle scritte degli Irriducibili comparsi fuori la sede del CONI e della FIGCLe scritte fanno parte di quel folclore di competizione sportiva. Non sono contro Malagò in quanto presidente del CONI, ma perché tifoso romanista. Direi di ridimensionare questa storia, Malagò dall’alto della sua esperienza e intelligenza sa bene l’importanza relativa da dare a queste vicende. Mi auguro che queste vicende extra campo non abbiano nessun riflesso sulla squadra”.