ESCLUSIVA - L'ex Baronio: "Brava Lazio, Anderson un fenomeno. Ma i meriti sono di Pioli..."

27.03.2015 08:30 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - L'ex Baronio: "Brava Lazio, Anderson un fenomeno. Ma i meriti sono di Pioli..."
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© foto di Federico gaetano

Se navigate in Internet e digitate Roberto Baronio, lo vedrete ritratto in una foto mentre bacia una Supercoppa italiana con la maglia della Lazio. In effetti ne ha vinte tre, più una Coppa delle Coppe. Cinque stagioni a giostrare nel centrocampo biancoceleste, con una lazialità ormai impressa sulla pelle. Oggi la squadra va, gira a meraviglia ed è terza in campionato. Per avere un commento su questo momento magico, noi de Lalaziosiamonoi.it siamo andati a disturbare proprio l’ex centrocampista.

Si aspettava una Lazio a questi livelli?

"Diciamo di sì. Già nella prima parte della stagione aveva dimostrato di saper giocare a calcio anche se non sempre i risultati sono arrivati. All’inizio c’erano giocatori di prospettiva che poi sono esplosi definitivamente. Ma il merito va sicuramente a Stefano Pioli, che dirige l’intera rosa nei migliori dei modi"

A proposito del tecnico, Pioli sembra essersi ambientato subito bene a Roma...

"Se il mister non ha particolarmente brillato nelle precedenti esperienze non vuol dire che non sia capace o abile. È stato messo nelle migliori condizioni dalla società per lavorare. Ripeto, ha grandi meriti. E se devo dare un volto a questa bella Lazio scelgo proprio quello di Stefano Pioli".

La forza di questa squadra è anche nel centrocampo. Un Biglia così in forma l’ha mai visto?

"Lucas Biglia ce lo aspettavamo così. Gioca nella Nazionale argentina: lo scorso anno ha faticato un po’, è vero, anche perché il tecnico non l’ha messo sempre nelle condizioni migliori per esprimersi. Quest’anno ha tanto spazio e sta facendo benissimo".

Da ex centrocampista, un giudizio su Danilo Cataldi?

"È un giovane di prospettiva. Ma attenzione, calciatori così vanno aspettati. Potrebbe avere un calo e sarà normale, ma mi piace molto come calciatore".

Italia Paese per vecchi calciatori, sta cambiando qualcosa?

"I nostri giovani andrebbero valorizzati meglio. Gigi Di Biagio ad esempio, ora si ritrova una buona rosa valida in Under 21. Ma poi nei club giocano poco. Tanti li vediamo in B, alcuni in Serie A. Le potenzialità ci sono, basta vedere appunto Cataldi, ma devono essere messe in mostra. Comunque sono ottimista per il nostro calcio giovanile".

Con la nuova guida tecnica di Antonio Conte in Nazionale, il calcio italiano può risollevarsi?

"La mia è una speranza. Antonio è uno valido e siamo in buone mani anche con Di Biagio. I giovani calciatori vanno anche allenati da tecnici all’altezza. E devo dire che di gente capace, dall’Under 21 a scendere, ce n'è".

A proposito di giovani talenti, Keita non sembra più incisivo come lo scorso anno...

"Giocare con poca continuità non fa bene. Per me non è affatto in flessione, deve solo dimostrare che quando si entra in campo bisogna giocare il più semplice possibile. Ma è un talento che va coltivato".

E invece c’è stata l’esplosione di Felipe Anderson. Secondo lei si può considerare un fenomeno?

"Sì, è un fenomeno e lo era anche lo scorso anno. Diciamo che i meriti di questa esplosione andrebbero divisi: la società è stata brava ad aspettarlo, le sue qualità e potenzialità erano enormi anche al Santos. È ovvio che cambiare campionato e realtà calcistica è sempre difficile".

Come finirà questo campionato?

"Secondo me la Lazio si giocherà fino alla fine il secondo e il terzo posto, insieme alla Roma, al Napoli e alla Fiorentina. Chi correrà di più andrà in Champions. Spero che i biancocelesti possano sfruttare al meglio il calo che hanno le rispettive avversarie".
 

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