ESCLUSIVA - Mirkovic: "Vi racconto il primo Djordjevic! Se continua così entrerà nell'Olimpo laziale"

02.10.2014 11:53 di Davide Capogrossi Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi -Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Mirkovic: "Vi racconto il primo Djordjevic! Se continua così entrerà nell'Olimpo laziale"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Rapina, tecnica e potenza. Se un agente dovesse sponsorizzare Filip Djordjevic a qualche squadra, basterebbe montare un video con i tre gol rifilati lunedì scorso al Palermo. Tutto il repertorio sciorinato in poco più di un tempo di gioco. Tre autentiche leccornie per il palato dei tifosi biancocelesti, in lista d'attesa da diverso tempo per un attaccante in grado di non far pesare a Miroslav Klose l'età che avanza. Il serbo, prenotato a parametro zero dal Nantes la scorsa primavera, si è subito distinto per la capacità di abbinare una grinta da vendere a buone qualità da prima punta, il tutto condito da un piede sinistro piuttosto educato.

I PRIMI PASSI - Il gol tardava ad arrivare, la traversa di Marassi ancora trema, il tatuato attaccante di Belgrado si è sfogato al caldo della Sicilia. "Lo conosco da tanto tempo, perchè giocava con la Nazionale Under 21 quando io lavoravo per la Federazione. Poi andò in Francia e fece bene, meritandosi l'opportunità di un grande club come la Lazio". Prende la parola Zoran Mirkovic, in esclusiva ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it. L'ex difensore di Atalanta e Juventus era il direttore sportivo della Federazione serba quando Djordjevic muoveva i primi passi nell'Under 21. Il nuovo bomber biancoceleste era reduce da una grande stagione in prestito in seconda serie al Rad Belgrado, ma non riusciva a trovare spazio nella Stella Rossa. L'anno precedente aveva collezionato una sola presenza in una realtà ambiziosa, capace di vincere il campionato e la coppa nazionale con Walter Zenga in panchina e un inarrestabile Dusan Basta sulla fascia. In quel gruppo però non c'era spazio per i giovani: "La Stella Rossa - spiega Mirkovic - in quel periodo aveva un po' di problemi a livello dirigenziale. In quel momento non c'era pazienza per aspettare l'esplosione dei giocatori provenienti dal settore giovanile. In questa corsa ai risultati hanno scelto elementi con più esperienza o stranieri, hanno sbagliato con lui, con Djuricic (oggi al Mainz, ndr) e con tanti altri ragazzi. Oggi la politica del club è completamente diversa, si appoggiano molto al settore giovanile, hanno capito che solo così possono sopravvivere ai tanti problemi economici che ci sono in Serbia". Tornato alla Stella Rossa nel 2007, Djordjevic si affermò soprattutto con la Nazionale Under 21, attirando le attenzioni del Nantes.

L'EVOLUZIONE - In Francia ha vissuto sei stagioni intense tra prima e seconda serie, si è guadagnato la fascia da capitano e si è evoluto a 360%: "E' migliorato fisicamente e tatticamente. E' un ragazzo che ha tanta voglia di lavorare, è cresciuto progressivamente nel corso degli anni. E' un ragazzo serio, fortissimo fisicamente. E' una punta che lavora molto per la squadra, e da questo scaturiscono anche i gol, come è successo a Palermo. Sono sicuro che la Lazio abbia fatto un buon acquisto. E' un professionista al 100%, vive per il calcio, è un bravo ragazzo". All'indomani dell'hattrick al Palermo, i giornali hanno sprecato i paragoni più ingombranti. Da Vieri a Crespo fino a Beppe Signori, è stata scomodata la creme de la creme della recente storia biancoceleste. Stimolo o ansia da prestazione? Mirkovic ha la sua idea: "Può essere anche una pressione, però Filip è una persona seria, con i piedi per terra. Sono sicuro che riesce a scappare da questa pressione, deve lavorare molto e con continuità per arrivare ai livelli di Bobo o di altri grandi attaccanti della storia biancoceleste. Ha qualità, un buon potenziale, ma se vuole entrare nell'Olimpo del calcio deve ripetere queste prestazioni".

PROBLEMI DI COPPIA? - Ultima questione, l'atavico dubbio. Djordjevic e Klose possono coesistere? L'impianto tattico di Pioli è abbastanza chiaro, il modulo può variare ma il riferimento centrale è unico. I due hanno giocato insieme nel secondo tempo della sconfitta con l'Udinese, con risultati modesti. Il tecnico biancoceleste ha preferito il serbo nelle ultime uscite, ma i tifosi sognano una coppia di bomber in grado di mitragliare i portieri avversari: "Sono molto simili - conclude Mirkovic - due punte che lavorano molto nelle due fasi e nei movimenti, entrambi abili con le palle alte. Massacrano i difensori centrali, sono pesanti per l'ultima linea avversaria. Possono giocare insieme ma non in tutte le partite, dipende dall'avversario".