FOCUS - Morrison story: i dubbi dell'inglese tra addio e Lazio

04.07.2015 14:31 di Francesco Bizzarri Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Morrison story: i dubbi dell'inglese tra addio e  Lazio

Il sole di Roma è troppo, la pioggerellina di Londra it’s ok. Ravel Morrison è nel bel mezzo di un mare pieno di dubbi. La corte inglese, con Redknapp padrino d’eccezione che continua a sponsorizzarlo, è spietata. Dall’altra parte, c’è una squadra che lo aspetta, la Lazio, che è in ginocchio come un uomo davanti alla propria donna in attesa del fatidico “sì, lo voglio”. Il QPR in Championship lo sogna per ritrovare la Premier League, i biancocelesti sgranano gli occhi tra un video su youtube e l’altro con la speranza di godersi questo talento inglese sulle orme di Gascoigne. Le vacanze in Giamaica, il sole, la musica reggae. Morrison avrà le idee più chiare?

GLI INDIZI CHE FANNO UN ADDIO - Il pre-contratto è praticamente carta straccia dal primo luglio. Da giorni si aspetta l’ufficialità, ma Ravel Morrison non è ancora un giocatore della Lazio. Svincolato, fa gola a tante squadra. La dirigenza capitolina è tranquilla, partirà per Auronzo. Ed ecco che a breve dovrà arrivare la comunicazione che l’inglese diventerà un calciatore biancoceleste. A Roma, vive ancora in un residence. Una sistemazione temporanea, senza aver preso una casa tutta sua. E le foto di Instagram? Raccontano il suo passato più recente, che lo ritraggono con la maglia del Queens Park Rangers. Saudade condita con ketchup, magari servita alle 17 di ogni dì, l’ora per eccellenza degli inglesi. Un addio che non ha un sapore di un addio. Ma di un viandante passato per Roma in cerca ancora della propria strada.

RAVEL BIANCOCELESTE - I social network raccontano la vita più privata di un uomo famoso. Morrison, da ragazzetto con touch alla mano, non è da meno. Champagne, fumo, bella compagnia e tatuaggi. Ma sfogliando le foto, compare anche la maglia della Lazio con il nome, Ravel. Sulla divisa da gioco, negli anni, c’è sempre stato inciso il suo nome di battesimo. Sotto, il 4. Quella casacca aspetta solo di essere indossata, i tifosi della Lazio ci sperano. Così come ci spera Pioli, che appena saputo del suo arrivo ammise: "La società ha lavorato bene riuscendo a portarlo a Formello fin da subito. Questi due mesi saranno importanti per lui per capire dov'è arrivato e cosa gli chiederemo in futuro. Al momento non sarebbe in condizione di giocare ma presto lo sarà”. Già, presto è ora. Talento e champagne. La gente biancoceleste spera di brindare così ad inizio ritiro.