FOCUS - Strakosha torna dove tutto è iniziato: da sorpresa a certezza nel segno di Inzaghi

27.01.2018 07:45 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Strakosha torna dove tutto è iniziato: da sorpresa a certezza nel segno di Inzaghi
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Sono passati quindici mesi, ma sembrano molti di più. Era un martedì di settembre e la prima Lazio di Inzaghi arrivava a San Siro per sfidare la squadra di Montella. Un problema muscolare accusato da Federico Marchetti lo costringeva a dare forfait e metteva nelle mani del tecnico biancoceleste una scelta fondamentale. Simone punta così su chi conosce di più i compagni e la lingua e lancia dal primo minuto Thomas Strakosha preferendolo a Ivan Vargic. Il piacentino probabilmente non immagina che da quel giorno il portiere albanese farà le sue fortune. Un esordio senza particolari sbavature quello del ragazzo nato ad Atene, nonostante qualche brivido in un paio di prese alte. Il portiere biancoceleste fa sul suo dovere anche se alla fine sarà il Milan a imporsi per 2-0. Da allora Thomas lavora duramente agli ordini di Grigioni e si prende partita dopo partita la maglia da titolare. Una storia che assomiglia un film visto che solo pochi mesi prima non era riuscito a ritagliarsi troppo spazio in B con la Salernitana e che era tornato a Formello pronto per volare verso altri lidi per farsi le ossa. Strakosha ha saputo soffrire, lottare, sudare e con la quotidianità e con un temperamento invidiabile per un ragazzo di appena 22 anni adesso è imprescindibile per Inzaghi.

TANTA VOGLIA DI LAZIO – Lo si capisce quando parla, ma anche quando semplicemente osserva la Curva Nord o esulta per un gol dei suoi compagni. La Lazio è entrata nel cuore di Strakosha, è ormai un vero tifoso della prima squadra della Capitale. Proprio la passione per quei colori e per la maglia con l’aquila sul petto lo spingono ogni giorno a migliorarsi. Se nella passata stagione era stato una sorpresa, oggi è una splendida certezza per tutto l’ambiente. Sempre decisivo partendo dalla finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus e il suo intervento plastico su Cuadrado dopo pochi minuti. Una parata decisiva che ha impedito ai bianconeri di sbloccare la partita poi vinta dai biancocelesti grazie alla rete di Murgia nel recupero. Campionato, Europa League e Coppa Italia di questi primi cinque mesi non hanno fatto che permettergli di affermarsi tra i più grandi estremi difensori del nostro campionato. La Lazio non poteva non premiarlo e così è arrivato il rinnovo contrattuale con adeguamento fino al 2022. Magari ce ne saranno altri anche perché la carta d’identità (compirà 23 anni il prossimo marzo, ndr) e il talento sono dalla sua.

INZAGHI IL SUO MENTORE – Chi ha sempre creduto nelle qualità di Thomas è stato il tecnico biancoceleste. Lo ha allenato, infatti, prima nella Primavera e  poi lo ha lanciato nel calcio dei grandi. “Gli ho fatto i complimenti, è stato bravissimo. Deve continuare così, ho chiesto personalmente la sua conferma perché lo conoscevo dai tempi del settore giovanile e sapevo cosa poteva darci. I risultati mi e gli stanno dando ragione, non posso che applaudirlo”. Per uno dei suoi pupilli l’allenatore ha solo parole al miele. Come non potrebbe, basta pensare alla sfida di mercoledì con l’Udinese e ai suoi provvidenziali interventi su Barak e De Paul che hanno salvato il risultato. Se qualcuno a San Siro quindici mesi fa aveva ironizzato uno “Strakosha chi?” al momento della lettura delle formazione, ha avuto modo di ricredersi. Domenica si torna al Meazza ma stavolta Thomas non sarà capitato lì quasi per caso, sarà un assoluto protagonista.