FOCUS - Tu chiamale se vuoi... emozioni: le più belle scenografie della Nord dagli anni '90 a oggi

Pubblicato il 29/11 alle 17.30
30.11.2016 06:45 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Tu chiamale se vuoi... emozioni: le più belle scenografie della Nord dagli anni '90 a oggi
© foto di Federico Gaetano

A Roma il derby non può che essere considerata la partita per eccellenza. La città si ferma e si ritrova allo Stadio Olimpico in un tourbillon di frenetiche emozioni. Ciò che caratterizza la natura della stracittadina non è soltanto il rettangolo verde, ma soprattutto lo spettacolo delle tifoserie. Un susseguirsi di striscioni goliardici e ironici che mostrano la vera natura della spontaneità romanesca, con un momento “principe”: l’entrata in campo delle squadre. In quell’istante sono i giocatori stessi con i loro sguardi ad indicare la via, la fonte di ispirazione, l’opera d’arte delle curve. Nella situazione odierna, per l’appuntamento che ci si appresta a vivere, questo spirito contrasta con la tristezza degli spalti, svuotati della passione autentica. Andiamo così a ripercorrere alcuni dei momenti più emozionanti, alcune delle scenografie (o coreografie) che hanno segnato la storia del tifo a Roma, dagli anni '90 a oggi.

1) Roma-Lazio 23-4-1995

C’è da vendicare il pesante 0-3 dell’andata e i tifosi sono pronti alla “battaglia”: la coreografia riporta una gigante scritta “Lazio” che invade la Curva intera. La squadra percepisce la carica del pubblico e domina la partita: Signori, autore del 2-0 finale, dopo il gol si arrampica sulla vetrata per un metaforico abbraccio a tutta la sua gente.

2) Roma-Lazio 01-10-1995

Sfondo blu, bianco e celeste sul quale viene srotolato un telo a forma di gagliardetto con lo stemma della Lazio: ai lati viene ricordato l’anno di nascita del club. Il gioco di colori, le luci dello stadio e l’odore dei fumogeni accesi dai tifosi rendono perfettamente l’atmosfera del  derby. In campo finisce con un pareggio a reti bianche (0-0), sugli spalti la vittoria di laziali è schiacciante.

3) Lazio-Roma 18-02-1996

Un capolavoro che viene ripreso dalla Coca-Cola per un suo calendario: si coniugano la bellezza della scenografia con l’originalità dell'aquila che si innalza in cielo, il tutto sintetizzato da una delle strofe più belle dell'inno: “In tutto il firmamento sei sempre la più bella”. La partita in campo è equilibrata, finché al minuto 88, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, il romanista Lanna tocca con la mano il pallone in area: calcio di rigore. Signori spiazza Cervone e corre impazzito sotto la Nord beccandosi il secondo giallo. Ma poco importa, il derby è biancoceleste.

4) Lazio-Roma 29-11-1998

Il primo derby dopo le storiche quattro vittorie su quattro della stagione 1997-98. Mister Enrich che cala i quattro assi e lo striscione “fate il vostro gioco, noi poker servito", per ricordare ai tifosi giallorossi la disfatta dell’anno precedente. Sul campo sarà uno spettacolare e pazzo pareggio per 3-3, con due colpi d’artista da parte di Mancini.  

5) Lazio-Roma 18-4-2010

La Nord ribadisce una verità storica inconfutabile: "Del calcio a Roma siamo pionieri". Anche i dirimpettai della Sud preparano una scenografia, ma succede l’inaspettato: non riescono a srotolare il telo. Il match andrà alla squadra di Ranieri grazie alla doppietta di Vucinic. È il derby del rigore sbagliato da Floccari, un grosso rimpianto sul campo. Non certo sugli spalti.

6) Lazio-Roma 16-10-2011

Meno di 24 ore alla stracittadina, da parte dei romanisti arriva un messaggio ironico su quella che sarà la scenografia in Nord: in poche ore i ragazzi superano se stessi. “La verità da me tiella pe' certa” (parafrasando i versi del Belli) è il messaggio, 'immagine ritrae un bullo che mette la mano nella bocca della verità; Klose a tempo scaduto farà impazzire lo Stadio Olimpico.

7) Roma-Lazio 08-4-2013

Un papà che lega lo scarpino del suo bambino, un gesto genuino e spontaneo in cui sta la fede immortale per la Lazio che si tramanda con naturalezza di padre in figlio. A livello emozionale questa scenografia rappresenta l’apice dell'orgoglio laziale, un’immagine che racchiude quel senso di appartenenza che è dentro ogni tifoso. Sul campo sarà un pareggio (1-1), l'ultimo derby della serie 'quelli prima del 26 Maggio'.

8) Roma-Lazio 26-5-2013

Il derby della storia: la prima volta che le due squadre si scontrano in una finale. “Hic manebimus optime”, lo striscione della Nord (ripreso da un verso di Tito Livio) è quasi profetico, la scenografia raffigura l’aquilifero che porta lo stemma dell’Urbe. Così come Marco Furio Camillo con i Galli Senoni, Senad Lulic al minuto 71 “sbaraglia” i nemici. La storia dice Lazio.

9) Lazio-Roma 09-02-2014

La storica Coppa Italia del 26 Maggio accompagna il capolavoro di Canova, Venere e Adone. “A te ho giurato fedeltà eterna, a te darò eterno amore” la frase da brividi che accompagna l’immagine. La fedeltà e l’amore sono sentimenti legati a doppio filo alla Lazio e la Nord ne è sicuramente il perfetto “cantore”.  

10) Lazio-Roma 25-5-2015

La sua virtù sfida da sola le tenebre” si legge nello striscione in basso, e in pochi secondi dalle fiamme della passione nasce un’aquila che invade Curva e Distinti. È il suggello di una stagione fantastica che porterà i biancocelesti ai preliminari di Champions League. Dal punto di vista tecnico non sarà un derby fortunato, ma la Lazio sei giorni dopo si riprenderà il terreno perduto grazie all'impresa di Napoli.