FOTOPARTITA - Corse sotto la Nord, killer-instinct e... Pipe-gol! Contro il Cagliari gli 'scatti che mancavano'

Pubblicato ieri alle 19.30
28.10.2016 07:10 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
FOTOPARTITA - Corse sotto la Nord, killer-instinct e... Pipe-gol! Contro il Cagliari gli 'scatti che mancavano'
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© foto di Federico Gaetano

È più lungo del solito il rullino fotografico di Lazio-Cagliari. Tanti sorrisi ed esultanze immortalate in un’unica sera. Primi piani da incorniciare e da cui ripartire per un mese di novembre tutto in salita. I tanti quesiti degli ultimi giorni hanno finalmente trovato le migliori risposte già nei primi 45’ di gioco: un monologo biancoceleste, impreziosito dalle tre fiammate targate Keita e Immobile e da un gioco concreto ma allo stesso tempo divertente. Il primo scatto da evidenziare è però quello successivo al vantaggio del senegalese. Quella corsa sotto la Nord, finalmente rumorosa, vale una menzione speciale… 

SOTTO LA NORD, COME UNA VOLTA - Quello che ci voleva, a distanza di più di un anno. L’ultima corsa sfrenata sotto una Curva Nord in festa risaliva al match contro il Leverkusen nel preliminare di andata di Champions League, e guarda caso proprio di Keita. La protesta per le barriere nelle curve, unita a quella di lunga data nei confronti della società, aveva reso l’impianto romano più spento e di gran lunga meno colorato. La Lazio, nel frattempo, ci aveva messo del suo, offrendo un’annata davvero logorante. Le poche esultanze della passata stagione sembravano infatti quasi disorientate, prive di un autentico sbocco con cui scambiare emozioni. Ieri, finalmente, la sensazione di un’inversione di rotta, di un ritorno al passato, fatto di abbracci e di urla verso il cielo. I numeri delle presenze sono ancora piuttosto impietosi, ma la spinta dagli spalti questa volta ha compensato il silenzio dei tanti seggiolini vuoti. È una nuova stagione, in tutti i sensi.

BENTORNATO KILLER-INSTINCT - Dagli spalti al campo. La Lazio corre, gioca bene e si diverte. E pensare che il Cagliari sembrava esserci nei primi minuti, ma ci ha messo ben poco a capire che avrebbe pagato a caro prezzo ogni minimo errore. Per tre volte nella prima frazione, il manuale del contropiede ha avuto nei biancocelesti gli interpreti ideali. Un cinismo ritrovato dopo l'incantesimo di Da Costa, insuperabile nella gara contro il Bologna tranne che dagli undici metri. Dopo l'erroraccio di Torino, Keita dimostra subito di aver imparato la lezione, trovando in scioltezza il suo terzo gol stagionale. Ci ha pensato poi Immobile a rubare la scena, ancora dal dischetto prima, poi approfittando del suicidio rossoblù. Questione di mira, di esperienza, di mentalità. La Lazio di Inzaghi ha fame e se fa gol anche Felipe...

FELIPE ANDERSON, QUELLO VERO - Va bene gli assist, le sgambate sulla fascia, le diagonali in difesa. Ma quando hai la 10 sulle spalle non puoi non sentire la mancanza del gol. Il palcoscenico è tutto suo nella ripresa, con quell'assolo palla al piede a ritmo di samba. Si è finalmente sbloccato anche Felipe Andeson. Per carità, a suon di prestazioni aveva lanciato un colpo già da settimane, laureandosi come miglior assist-man del campionato. La saudade con il gol però cominciava a farsi sentire, quindi meglio interrompere il digiuno senza perdere la fame. Serviranno anche i suoi gol alla Lazio, soprattutto quelli pesanti, quelli di un tempo, quando l'estro del fuoriclasse riusciva a sbrogliare situazioni complicate. È lì il vero appello, il grande appuntamento che quest'anno non può e non deve fallire. Giovane ma anche esperto, al suo quarto anno in biancoceleste, sarà uno dei leader tecnici della squadra. Grandi poteri e grandi responsabilità insomma, come per i supereroi. E quando hai una medaglia olimpica da sfoggiare le aspettative non possono essere più le stesse.