FOTOPARTITA - Lo "stato di eccezione" che flagella la Lazio e il leader prematuro...

Pubblicato il 23/01 alle ore 18.30
24.01.2017 07:25 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
FOTOPARTITA - Lo "stato di eccezione" che flagella la Lazio e il leader prematuro...
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© foto di Federico Gaetano

Poco da aggiungere nel resoconto finale di Juventus-Lazio. Poca cosa del resto è stata la squadra di Inzaghi al cospetto di una Juve assetata di punti e di riscatto dopo la debacle contro i viola. A tradire le aspettative non è stato di certo il punteggio sul tabellino finale, quanto piuttosto l’atteggiamento e la mole di gioco offerte, in netta controtendenza con quanto visto nel match di andata. Il divario qualitativo era sotto gli occhi di tutti, ma nell’arco dei 90’ minuto ha senza dubbio inciso marginalmente. “Cosa ha la Juve in più rispetto a noi? I campioni”, rispondeva Radu nel post partita di ieri. Non c’è dubbio, aggiungiamo noi, ma forse di tutto ciò che può offrire un sedicente ‘top player’, questa Lazio avrebbe bisogno soprattutto della mentalità.

IL LEADER PREMATURO – Biglia, Marchetti, de Vrij, Immobile, Parolo, Radu: cercasi leader, che sia tecnico o carismatico. La carta d’identità e le doti di ognuno, chi più chi meno, consente loro di essere in regola con l’idea schmittiana di ‘sovrano’, magari applicata, con un pizzico di fantasia, in materia calcistica. Saper agire a beneficio di tutti nello “stato di eccezione”, ossia nelle situazioni di emergenza. Come ieri ad esempio. Un ruolo scomodo, dunque, che nella Lazio latita e non poco. I 40 punti totalizzati in 21 giornate evidenziano il buon potenziale della squadra, soprattutto in prospettiva. Ma l'assenza di personalità avvertita nelle situazioni difficili resta ancora un tasto dolente. Eppure, partita dopo partita, chi sembrerebbe in grado di colmare al più presto questa lacuna ‘attitudinale’ è proprio il giovane Sergej Milinkovic-Savic. Un insospettabile, visto che un anno fa era ancora un oggetto misterioso, indecifrabile nel ruolo e soprattutto acerbo. Le ultime due obiezioni appena citate restano ancora d’attualità, ma tutto sommato giovano anche a suo favore: non avere una collocazione ben definita in campo lo rende ancor di più un centrocampista capace di spaziare ovunque, senza dare punti di riferimento. L’essere giovane e inesperto, poi, è di per sé beneaugurante in ottica futura per quanto già visto finora. Per quanto concerne il mercato, il serbo sembra già blindato da Lotito (almeno lui). Cos’altro aggiungere se non ad maiora Sergej!

LA FOTO MIGLIORE – Si è chiusa forse nel miglior modo possibile il match di ieri dello Stadium. Sconfitta a parte, merita una menzione in più il coro dei sostenitori biancocelesti rivolto al figlio di Leonardo Bonucci, Matteo, la cui storia ha commosso l'Italia calcistica nei mesi scorsi. Non si è fatta attendere la risposta in campo del difensore bianconero, che ha poi ribadito il suo personale ringraziamento su Instagram: "Un ringraziamento ai tifosi della Lazio per il coro finale. Rispetto e Onore a Voi". Decisamente la foto migliore, in chiave biancoceleste, della giornata.