IL DUELLO - De Vrij vs Amauri: previsti scontri d'alta quota

Pubblicato ieri alle 20
25.10.2014 07:05 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
IL DUELLO - De Vrij vs Amauri: previsti scontri d'alta quota

Cali di tensione dietro l'angolo. Il rischio di entrare in campo per matare il Toro e finire incornati c'è eccome. Perché lo dice il passato, lo ricorda la storia recente della Lazio. Che troppo spesso è finita col muso per terra quando bisognava continuare a volare. Dovrà essere bravo Pioli a tenere alta la concentrazione dei suoi dopo il successo di Firenze che tanto ottimismo ha portato nell'ambiente laziale. C'è chi addirittura nel copoluogo toscano ha speso il giorno libero concesso dall'ex tecnico del Bologna. È Stefan De Vrij, l'olandese classe '92 che giorno dopo giorno sta prendendo confidenza con gli attaccanti del campionato italiano. Domenica se la dovrà vedere con Amauri: sono previsti scontri in alta quota.

STEFAN DE VRIJ – Il rigore provocato all'esordio in campionato, il rosso preso a Genova e l'infortunio del suo compagno di reparto, Santiago Gentiletti. Stefan De Vrij di motivi per abbattersi ne ha avuti eccome. Ma l'olandese a 22 anni ha il curriculum di un veterano, non è proprio il tipo che depone subito le armi. È cresciuto in fretta, Stefan, è stato gettato in acqua ancor prima che imparasse a nuotare. A 16 anni debuttava in Nazionale, a 17 esordiva in Eredivisie e a 20 già sfoggiava la fascia da capitano del Feyenoord. Oggi veste 114 anni di una storia che ha tutta l'intenzione di onorare: l'età e il talento sono dalla sua parte. Sin qui il centrale orange ha collezionato 7 presenze tra campionato e Coppa Italia per un totale di 625' giocati. Nove sono i falli commessi, 35 e 23 rispettivamente i palloni recuperati e intercettati, 25 i duelli vinti; 19 volte, invece, non è riuscito a fermare l'avversario di turno. De Vrij ha provocato un rigore e s'è visto sventolare in faccia un cartellino giallo e uno rosso. Una combinazione di colori che non si addice al centrale del presente e del futuro della Lazio.

AMAURI – Non era nemmeno arrivato che già lo accusavano di essere grasso. Tutta colpa di una foto, diventata virale, scattata nel momento sbagliato. Lui di tutta risposta s'era fatto immortalare sotto la Curva Maratona con gli addominali al vento. Non è stato proprio un amore a prima vista, quello tra il Torino e Amauri. Che forse ha inconsapevolmente catalizzato l'ira dei tifosi granata per la cessione dei gioielli del gol, Cerci e Immobile. Per conquistare l'affetto dei supporter aveva solo un modo: segnare. C'è riuscito giusto due giorni fa, s'è sbloccato con l'Hjk Helsinki in Europa League con un destro di potenza scagliato dal limite dell'area. In quel tiro c'era un caleidoscopio di sensazioni ed emozioni. C'era la voglia di ripartire, di esultare ancora, di sbloccarsi anche in campionato. Sì, perché l'ex Parma in 248' minuti giocati non ha trovato la via della rete. Non che non ci abbia provato, anzi. Verso la porta ha tirato in 9 occasioni, centrando solo una volta il bersaglio grosso. Aggiustare la mira: è ancora nella lista delle cose da fare.