IL DUELLO - F.Anderson vs de Paul, talento a intermittenza e il 10 sulle spalle: chi si accenderà stasera?

01.10.2016 11:00 di Federico Erdi Twitter:    vedi letture
Fonte: Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it
IL DUELLO - F.Anderson vs de Paul, talento a intermittenza e il 10 sulle spalle: chi si accenderà stasera?

Il 10 sulle spalle, la corsa, la tecnica, la gioventù. Felipe Anderson e Rodrigo de Paul, un brasiliano e un argentino. Dal Sudamerica all’Italia, promesse del calcio ancora non completamente mantenute. Due grandi occasioni: la Lazio e il Valencia. A Roma il vero Felipe si è visto solo per tre mesi, per il resto una miccia che si accesa ad intermittenza, mostrando spunti fuori dalla normalità. Accelerazioni e giocate hanno mostrato un talento fenomenale, che troppe volte però è rimasto celato. Stesso discorso per Rodrigo de Paul, la capacità di far sparire la palla all’avversario e farla riapparire sul piede è una qualità che ha sempre avuto, a Valencia però, a differenza della Lazio, non hanno avuto la pazienza di aspettarlo rispedendolo in Argentina. Chi poteva esserci, se non la famiglia Pozzo, a fiutare l’occasione? Nessuno, ecco dunque che in estate si trasferisce all’Udinese per 3 milioni di euro: un’altra chance di mostrare il suo talento. Udinese-Lazio sarà la partita di Anderson e de Paul, o forse no. Bisognerà vedere se si accenderanno le loro lampadine: se questo accadesse allora ci sarà da divertirsi.

FELIPE ANDERSON – Esterno di centrocampo o ala? Dipenderà dalle decisioni di Inzaghi. 4-3-3 o 4-4-2, una cosa è sicura: non farà il tornante, le operazioni di copertura rispetto alle sfide con Milan e Empoli saranno limitate. Potrà agire negli ultimi 30 metri come piace a lui. Nelle ultime gare ha mostrato grande disponibilità, mettendosi al servizio di Inzaghi e collezionando assist e giocate decisive. Ora vuole anche il primo gol in campionato e il primo contro l’Udinese: ai friulani non ha mai segnato, in 4 presenze però ha vinto tre volte e perso una.

RODRIGO DE PAUL – È una delle poche note liete dell’inizio di stagione dell’Udinese. 6 presenze in Campionato e due assist, una presenza in Coppa Italia e un gol. Non sono numeri così impressionanti, ma in Friuli sono sicuri: è lui che può dare la svolta ad una squadra che non riesce a trovare il giusto piglio. Sarà la prima contro la Lazio, ha preso il 10 di Di Natale raccogliendo un’eredità pesante: la speranza dei tifosi biancocelesti è che di uguale a Totò abbia solo il numero, ricordando i tempi in cui con l’attaccante napoletano in campo ad Udine si partiva sempre sull’1-0.