Inzaghi: "Bielsa? Era destino che non arrivasse. Spero che Biglia rinnovi". E sul mercato di gennaio...

Pubblicato il 21/11 ore 10:42
22.11.2016 07:04 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
Inzaghi: "Bielsa? Era destino che non arrivasse. Spero che Biglia rinnovi". E sul mercato di gennaio...
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© foto di Federico Gaetano

Una vittoria netta contro il Genoa, che ha portato la Lazio a ridosso della zona Champions. I biancocelesti si trovano ad un solo punto da Roma e Milan. Un successo che ha lasciato tutti contenti, mister Simone Inzaghi compreso. Proprio Inzaghi ha parlato della situazione in casa della Lazio ai microfoni di Radio Anch'Io Lo Sport.

Se Bielsa non avesse rifiutato di venire alla Lazio, lei non sarebbe qui... 

“Penso che tutti abbiamo un percorso, si vede che era destino. Io sono convinto di averla meritata questa panchina, anche se non sembrava così. La Lazio mi ha richiamato e ci avrei pensato due volte se fosse stata un’altra squadra, ma la Lazio è casa mia da 17 anni".

Ha mai parlato del caso Bielsa con Lotito?

“No no, sono cose serie. Non mi va di scherzare su questo argomento. Massima serenità qualsiasi cosa fosse successa, sarei andato a Salerno senza problemi ed avrei fatto il massimo. Ora le cose vanno bene ma dovremmo fare il massimo per continuare su questa strada”.

È più facile che sia promosso il Venezia di tuo fratello Pippo o che la Lazio vada in Europa?

“Sono due cose difficili per entrambe. Vincere in Lega Pro è difficile, ne sale solo una diretta. Per adesso stiamo facendo bene entrambi, lui è al comando con due punti di vantaggio ma sarà difficile. L'Europa l’avevo lasciata da calciatore e la sto ritrovando ora, è un campionato difficile”.

Immobile, Felipe Anderson e Keita insieme stanno andando alla grande...

“Sono ragazzi che ascoltano. Keita e Felipe li conoscevo, Immobile lo volevo fortemente e l’ho conosciuto quest’anno. È un ragazzo molto disponibile che si è fatto apprezzare da tutti. Hanno tanto talento e lo devono mettere a servizio della squadra in fase di non possesso, non possiamo permetterci di perderli in fase difensiva. L’hanno sempre fatto in queste prime partite”.

Wallace e Felipe Anderson ieri sembravano divertirsi. Sembravano l'anima allegra della Lazio... 

“Ho rivisto la gara ieri sera. Sembrava che ci divertissimo nel giocare. Loro sono sempre allegri e sorridenti. Wallace nelle prime 7 partite ha giocato pochi minuti a Bergamo, ma ha sempre lavorato nel migliore dei modi. Ha sfruttato la sua chance e ci sta dando tantissima solidità dietro”.

Come ci si sente ad essere il più famoso dei due Inzaghi, visto che da calciatori Pippo era più alle luci della ribalta?

“Sarà giovanissimo chi ha fatto questa domanda. Sono l’unico italiano ad aver fatto 4 gol in Champions, sono il miglior attaccante italiano in Champions con la Lazio che ne ha avuti tanti. Essendo il fratello di Pippo, qualsiasi altro giocatore sarebbe alla sua ombra. Era un attaccante incredibile, ha sgretolato ogni record”.

Biglia andrà via?

“Penso e spero di no. So che sta trattando con la società. Voglio che rinnovi perché in Europa giocatori come lui nel suo ruolo non ce ne sono. Sarebbe una perdita importante, è il nostro capitano”.

State pensando di intervenire sul mercato?

“Adesso abbiamo cinque partite difficilissime. Dobbiamo rimanere concentrati sul campo. Per quanto riguarda il mercato di gennaio avremo del tempo per parlarne. Perderemo Keita, che è un giocatore importantissimo. Ci faremo trovare pronti, vedremo il da farsi”.

Questa Lazio può andare in Champions?

“Noi siamo una squadra giovane, che ha ancora margini di crescita. Abbiamo giocatori importanti fuori e possiamo migliorare. Dobbiamo cercare di arrivare a Natale nella parte alta, non abbiamo un calendario semplice”.

Cosa ne pensa del derby?

Ne ho fatto diversi nel settore giovanile. Già dallo scorso anno  mi stanno chiedendo di fare nel migliore dei modi questa gara, so quanto ci tengono i tifosi e vogliamo regalargli una grande soddisfazione”.

Un giudizio su Felipe Anderson?

”É molto generoso, si mette al servizio della squadra. Mi ascolta e si sacrifica quando cambiamo modulo. Al di là del talento mi ha colpito per la sua umiltà”.

Un giudizio su Parolo?

“Sta facendo benissimo, una partita meglio dell’altra. Siamo la squadra che ha fatto segnare 13 giocatori diversi ed è un paradosso che lui non abbia trovato il gol. Lui potrà fare l’allenatore, in campo sa sempre dove mettersi e come aiutare la squadra. È diventato titolare in Nazionale meritatamente”.

Perché i giovani stranieri vanno subito in prima squadra?

“Io ho avuto la fortuna di allenare molti ragazzi che ho lanciato nelle giovanili. So quello che mi possono dare e non gli ho regalato nulla. Stanno giocando perché lo stanno meritando, mi creano delle difficoltà nelle scelte. Mi sono ispirato a Materazzi, l’allenatore che ho avuto al Piacenza. Nonostante avessi davanti giocatori più esperti, con un passato glorioso alle spalle, mi ha schierato subito titolare dopo un ottimo ritiro”.

Sullo Scudetto 1914-15, cosa ci dice?

“Qui a Roma se ne parla tanto. Vedremo come finirà, ieri abbiamo vinto lo spareggio (ride, ndr)”.

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