La magia dell'Azzurro, Candreva e Parolo rigenerati in Nazionale

05.09.2015 08:06 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
La magia dell'Azzurro, Candreva e Parolo rigenerati in Nazionale
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Rigenerati dall'Azzurro. Marco Parolo e Antonio Candreva hanno ritrovato il sorriso in Nazionale, la notte da incubo del Bentegodi adesso sembra più lontana. I due giocatori laziali sono entrati nel secondo tempo di Italia-Malta sul risultato di 0-0, l'impatto avuto sul match è stato devastante. Parolo per Bertolacci, Candreva per Gabbiadini, i cambi di Conte si sono rivelati più che azzeccati. Sulla destra l'esterno di Tor de' Cenci sprintava a più non posso, dai suoi piedi è partito l'assist per il gol (di braccio) di Pellè. Pochi minuti prima era stato il centrocampista di Gallarate a sfiorare la rete, che non è arrivata solo grazie alla tempestiva uscita del portiere maltese Hogg.

CANDREVA - Gli assist sono la sua specialità, se n'è accorto anche il ct Conte. Come riporta il Corriere dello Sport, sono tre anni e mezzo che Candreva mantiene un rendimento pazzesco. I numeri con la Lazio recitano: 153 presenze, 33 gol, 41 assist. In media lascia il segno sul tabellino una volta ogni due partite. È un centrocampista completo, moderno, con una costanza di rendimento altissima. Fantasista, attaccante, ala, Pioli lo ha abituato a creare gioco sull'intero fronte d'attacco per non dare punti di riferimento agli avversari. Un anno fa contro la Croazia a San Siro, Conte lo impiegò addirittura da interno destro nella linea mediana a tre. Il numero 87 biancoceleste rispose con un gol dai venti metri di rara bellezza. Avrebbe meritato di giocare la Champions, Antonio, ma a Leverkusen è naufragato insieme al resto della squadra. Dovrà così rimandare il sogno di affrontare campioni del calibro di Robben (suo modello) e Arda Turan, che lo ricorda anche per via di quella folta barba. È Candreva il top player della Lazio, il suo contributo al terzo posto raggiunto lo scorso anno è stato decisivo: 10 gol e 13 assist in 34 presenze di campionato. Nella Serie A precedente – saltando una sola partita - erano stati 12 i gol e 9 gli assist. Nel 2012/13 firmò 6 reti e 7 assist in 35 gare. Con l'aquila sul petto ha sinora scodellato 31 assist in 123 partite di campionato. Non è da meno in Nazionale. Con il cross per Pellè al Franchi, sono 6 gli assist in 30 gettoni, due sono invece le segnature. Domenica contro la Bulgaria, Conte non potrà fare altro che restituirgli la maglia da titolare.

PAROLO – Tornare a correre. La medicina più semplice, proprio per questo la più efficace. L'ha proposta Marco Parolo alla sua Lazio al termine di Italia-Malta. L'ex Parma ha cambiato volto alla delicata sfida contro gli isolani insieme al suo compagno di squadra, è tornato a respirare dopo le due batoste subite in biancoceleste. È uno dei fedelissimi di Pioli, lo scorso anno non s'è mai tolto i panni del protagonista. In campionato ha siglato 10 reti, mai in carriera aveva esultato tanto. Marco vuole tornare a essere quel giocatore, ma soprattutto vuole che tutta la squadra ritrovi la retta via: “Dobbiamo solo metterci a lavorare, correre, alzare i ritmi e tutto tornerà come prima”, ha spiegato nella pancia del Franchi. Arrivato un anno fa dal Parma per 4.5 milioni di euro, Parolo è stato sin dal primo giorno un titolare inamovibile per Pioli. Che si affiderà a lui per uscire da questo tunnel, perché in campo Marco è uno di cui quelli che non si ferma mai, uno stacanovista per eccellenza che recupera palloni, si inserisce, tira e segna. In Azzurro è ancora in cerca della prima gioia, prima o poi arriverà. La forma fisica sta pian piano tornando, Parolo ha una fisicità spiccata e gli serve un bel po' di rodaggio per trovare brillantezza.