Tutti promossi ad Udine: la Lazio vince, diverte e torna a sognare

02.10.2016 07:05 di  Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
Tutti promossi ad Udine: la Lazio vince, diverte e torna a sognare
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Vincere e convincere, miglior risposta non poteva arrivare. La Lazio centra la tanto agognata seconda vittoria consecutiva, asfaltando la formazione di Iachini quasi mai in partita. Identità e gioco finalmente ritrovati, con un modulo ancora camaleontico ma più congeniale alle caratteristiche degli interpreti in campo.

SORPRESE 'ANNUNCIATE' - Inzaghi conferma le novità caldeggiate in settimana: torna la difesa a quattro con Patric, Hoedt e Lukaku insieme al veterano de Vrij. Riposo precauzionale per Radu, ancora alle prese con il problema alla spalla, così come per Marchetti, rimasto nella Capitale dopo l'infortunio al polpaccio. Assenza che regala a Strakosha la terza gara da titolare. Mediana inedita con Parolo in cabina di regia, custodito dai muscoli di Milinkovic e Lulic ai suoi lati. Tridente tutto offensivo con Keita, Immobile e Felipe Anderson. Nessuna sorpresa invece per l'Udinese, che conferma le aspettative della vigilia con la coppia 'pesante' in avanti Perica-Zapata e De Paul tra le linee nel ruolo di rifinitore.

LAZIO DIESEL - Cresce a piccoli passi la formazione di Inzaghi, propositiva soprattutto sugli esterni nei binari di un mutevole 4-1-4-1. Si alternano le corsie di competenza Keita e Felipe Anderson, che al 16' su servizio di Lulic perde l'attimo fuggente per far male a Karnezis. Risponde subito dopo l'Udinese con Kone, che al volo da posizione defilata non trova la giocata vincente. Nei minuti successivi è Keita a rubare la scena, prima propiziando l'ammonizione di Heurtaux poi, su suggerimento di un redivivo Anderson, sfiora il palo più lontano, complice una deviazione. Ma è solo il preludio per il vantaggio biancoceleste: sul successivo angolo, infatti, Immobile sfrutta una sponda di Milinkovic in area e di testa trafigge Karnezis sul palo opposto. Torna al gol l'attaccante ex Toro, il secondo lontano dall'Olimpico. Ha il pallino del gioco la Lazio, salvo qualche imprecisione di troppo in ripartenza, che consente ai padroni di casa, sul finale di tempo, di bussare un colpo dalla parti di Strakosha: sfoggia il repertorio migliore in questo caso De Paul, che punta la difesa biancoceleste e dai 25 metri lascia partire un destro che si spegne sul fondo non di molto.

TUTTO TROPPO FACILE - Sembra impaurita l'Udinese anche nella ripresa. La Lazio ringrazia e sale in cattedra. Il tentativo dalla distanza di Felipe Anderson in avvio di tempo è l'antipasto di un menu tutto a tinte biancocelesti. Il brasiliano 'anticipa il dessert', confezionando un cioccolatino d'oro per lo scatto tra le linee di Keita, che a tu per tu con l'estremo difensore bianconero cala il bis sotto la curva dei sostenitori biancocelesti. Ora si diverte la Lazio, gioca sul velluto e al 60' mette la partita in ghiaccio: geniale Parolo, che finta la conclusione da fuori area, serve al centro Lulic che di tacco trova l'inserimento di Immobile, glaciale nel battere Karnezis per la secondo volta. Prima doppietta per il bomber partenopeo in biancoceleste, al quarto centro stagionale. C'è gioia anche per Strakosha poco dopo, costretto a mettere una pezza sullo stacco di testa di Perica. Riflessi pronti per l'ex Primavera qualche minuto più tardi, sempre sulla capocciata a colpo sicuro del gigante croato. Calano d'intensità gli uomini di Inzaghi, l'Udinese trova spazio ma concede sempre ampie praterie per i contropiedi avversari. Entrano Djordjevic e Lombardi al posto di Keita e Immobile. Proprio il baby attaccante viterbese sfiora il colpaccio a pochi istanti dal suo ingresso, colpendo il palo su invito di Lulic. Per l'Udinese entrano Peñaranda e Jankto, ma la musica è sempre da film drammatico. Per la Lazio nel finale spazio anche per l'esordio di Leitner al posto di un onnipresente Lulic. Nota a margine di un copione scritto già dai primi minuti della ripresa. A domanda precisa, Inzaghi risponde con i tre punti e con una squadra che ritrova i giusti automatismi, benché agevolata da un avversario a tratti inesistente. Il modo migliore per affrontare la sosta con un sorriso in più e qualche certezza ritrovata.