Milinkovic: "La Nazionale un sogno, che sfida con il Brasile! Muslin? Ognuno ha la sua opinione..."

Pubblicato il 16/12/2017 alle ore 17.45
Pubblicato alle 17.15
17.12.2017 07:30 di  Laura Castellani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Milinkovic: "La Nazionale un sogno, che sfida con il Brasile! Muslin? Ognuno ha la sua opinione..."
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© foto di Federico Gaetano

Un mese dopo il debutto con la Nazionale, ancora un susseguirsi di emozioni. Sergej Milinkovic si è guadagnato la prima - tardiva - convocazione con la Serbia a suon di numeri collezionati con la Lazio. E adesso, il centrocampista punta il Mondiale. In un'intervista rilasciata ai microfoni di Zurnal, il numero 21 è tornato a raccontare le sensazioni vissute durante l'esordio: "Il mio debutto con la Nazionale è stato emozionante. Ogni giocatore sogna di vestire la maglia della propria Nazionale maggiore. E' comprensibile come sia stato felice. I compagni mi hanno accettato alla grande in gruppo. Già era accaduto al raduno di maggio dello scorso anno. Un paio di loro li conosco da parecchio tempo, alcuni erano anche membri di quella generazione d'oro in Nuova Zelanda, nel 2015 (si riferisce alla squadra che vinse il Mondiale under20, ndr). Mondiali? Mi piace che la Serbia sia nello stesso girone del Brasile. Ricordo volentieri la finale contro di loro ai Mondiali under 20. Non vedo l'ora di essere nuovamente convocato!". Ha dovuto aspettare, Sergej. La chiamata della Serbia è arrivata solo dopo l'addio di Muslin l'avvicendarsi sulla panchina di Krstajic: "Ho fatto il mio meglio con la Lazio, giocando ad alta qualità, ma non sono stato convocato. Muslin aveva una certa idea su di me. Ho atteso a lungo. Ognuno ha diritto di avere la propria opinione. Non è il mio lavoro giudicare le decisioni del ct. aveva le sue idee, è lui responsabile delle sue azioni e risultati. Se ho sempre tifato Serbia guardandola in tv? Certo. Ho guardato ogni partita. Ho festeggiato ogni vittoria e la qualificazione ai Mondiali. Il fatto di non giocare nella Nazionale non significa che avrei dovuto rinnegare la maglia serba. Sono felice, dopo tutto". Infine, una battuta sulla sosta per le festività natalizie. Una pausa posticipata che permetterà a Milinkovic di partecipare alle festività ortodosse in Serbia: "Fino a questa stagione, abbiamo avuto una pausa per il Natale secondo il calendario Gregoriano. Quest'anno, sarò a casa per il 7 gennaio, quando in Serbia si festeggia la festività ortodossa più bella, il Natale. Avremo solo una pausa molto più breve, più tardi del solito".