Calvario Biglia, in un anno sei stop: ora riposo e firma sul rinnovo?

Biglia è out per stiramento. È questa l’unica notizia certa arrivata dall’Argentina. Nelle prossime ore lo staff medico laziale sottoporrà il centrocampista ad ulteriori controlli. Come riporta il Corriere dello Sport, l’infortunio potrebbe farlo rimanere lontano dai campi per 15-20 giorni. Addio alla partita contro il Sassuolo di domenica, l’andata contro il Rosenborg (22 ottobre), il match delicato con il Torino (25 ottobre) e a rischio anche Atalanta-Lazio del 28. Pioli incrocia le dita: è da un anno che vede il suo pupillo a terra, rialzarsi. Questo sarebbe il sesto infortunio da settembre 2014 ad ottobre 2015. Problemi muscolari, sovraccarico, contusioni. Un mix di dolore che spesso lo ha tenuto fuori. Nessuno lo ha gestito: Lazio e Argentina si sono sempre tenute forte sul volante. Basta vedere che dopo uno stop di un mese, ha giocato contro Verona. Saint-Étienne, Frosinone ed Ecuador nel giro di 10 giorni. Biglia in Serie A non è mai andato oltre le 27 presenze. Anche in Belgio accadeva così. Ora ha solo bisogno di riposo.

CONTRATTO - In convalescenza incontrerà il suo manager, Enzo Montepaone. In Italia e con la Lazio si discuterà del suo rinnovo contrattuale. Sono mesi che ormai la storia va avanti, Lotito e Tare sono in pressing. Contratto di cinque anni a 2,5 milioni a stagione. Palla a Biglia. Restare a Roma fino al 2020? All’alba dei 30 anni (li compirà il prossimo gennaio), riflette. Così come sta facendo Federico Marchetti: la firma sul rinnovo fino al 2019 con opzione per un altro anno potrebbe arrivare entro venti giorni. Poi toccherà a Lulic. Le penne in casa biancoceleste non sono mai state così calde.