Delusione Champions: Pioli e i suoi rimpianti. Ecco cosa non è andato nella Lazio

28.08.2015 08:48 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Mara Perna- Lalaziosiamonoi.it
Delusione Champions: Pioli e i suoi rimpianti.  Ecco cosa non è andato nella Lazio
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Lo sguardo deluso come non mai, negli occhi la tristezza di chi ci aveva creduto e ha fallito. É l'espressione di mister Pioli quando si presenta ai microfoni dei giornalisti nella pancia della BayArena. Dopo la bella partita messa in campo nell'andata dell'Olimpico l'allenatore parmense si aspettava un atteggiamento diverso: più coraggio e meno paura. E invece quella che si è vista a Leverkusen é stata una Lazio timorosa, poco intraprendente: é mancata la tenacia di provare fino all'ultimo a conquistare la qualificazione. Ebbene sì perché alla fine, nonostante il Bayer avesse messo a segno due reti, sarebbe bastato un solo gol per non stroncare il sogno Champions. E invece i biancocelesti hanno mollato il colpo con troppa facilità. Mister Pioli si è trovato di fronte a uomini diversi, pur essendo gli stessi dell'Olimpico visti appena una settimana prima. Come riportato sulle colonne del Corriere dello Sport la prestazione brillante dell'andata deve aver spinto il tecnico a riconfermare le scelte tattiche: privilegiare i muscoli e la reattività al palleggio per contrastare la fisicità dei tedeschi. Mauricio preferito a Gentiletti perché salta come una molla, va su di testa ed é veloce: tutte qualità che lo avevano fatto apprezzare all'andata, ma che purtroppo alla BayArena non si sono viste. L'infortunio di Biglia poi ha sconvolto sicuramente i piani. Nella scorsa stagione Pioli schierava Cataldi al posto dell'argentino. In quest'occasione non ha potuto: il giovane romano è indietro con la forma e poi sarebbe stato investito di troppa responsabilità, rischiava di essere travolto da quei ritmi. Onazi a livello di contrasto dava maggiori garanzie. A volte più che i moduli contano le interpretazioni e Pioli puntava alla parità numerica: questo il motivo di schierare la difesa a tre con più Basta e Lulic esterni. De Vrij centrale a contrastare Kiessling, Felipe e Candreva trequartisti per dare maggiore agilità alla manovra insieme a Keita. Ma il Bayer non li ha fatti giocare quasi. Se in più si aggiungono gli errori di chi non ti aspetti il risultato forse non avrebbe potuto essere troppo diverso. La delusione c'è ed é tanta. Ma sbagliando si impara e quando ci sono tanti giovani, in certe competizioni la mancanza di esperienza si paga per forza. Ora però sguardo proiettato al futuro, si riparte dal Chievo. Certi un centravanti in più non guasterebbe.