Derby non solo in campo: la stracittadina si gioca anche a colpi di social network

25.05.2015 08:54 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: La Repubblica - Marco Ercole
Derby non solo in campo: la stracittadina si gioca anche a colpi di social network
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© foto di Federico Gaetano

C’è chi twitta, chi posta e chi invece riposta. Il calcio al tempo dei social network è tutto questo strano vocabolario, in attesa che prenda piede anche la nuova moda di “periscopare”. Non è una parolaccia, ma il modo di utilizzare Periscope (già usato da Fiorentina e Napoli), una sorta di webcam che ti porta in video diretta con il mondo. Pochi si salvano dal “virus” della condivisione. Nella Capitale, ad esempio, solo qualche vecchio nostalgico come Klose e Totti ne è rimasto immune: «Non voglio che la mia vita privata diventi uno show», spiega il tedesco ogni volta che affronta l’argomento. Lui e il capitano giallorosso sono accomunati dalla quasi totale indifferenza verso profili ufficiali, sebbene il romanista, proprio nel derby dell’andata, si sia fatto colpire momentaneamente dal virus, con quel selfie (sarebbe l’autoscatto, ma detto in inglese è molto più "cool") sotto la Sud. Il fatto che non sia riuscito a inquadrarsi testimonia la scarsa familiarità con il mezzo. Se mai dovesse averne di nuovo bisogno in futuro, potrà chiedere assistenza ai compagni più esperti. Come Nainggolan, un vero abitué che viaggia alla media eccezionale di un tweet al giorno: foto con la moglie, con i compagni, con la figlia, con l’amico Pinilla e così via. Ma anche "vivaci scambi di opinioni” con i tifosi, in particolare con quelli avversari, cui il belga risponde sempre per le rime. Lo seguono gli argentini Paredes e Iturbe, che durante i derby tra River Plate e Boca Juniors giocano a sfottersi reciprocamente. Molto attivo anche Florenzi, tra l’altro protagonista anche su Youtube, nelle vesti di attore (con grande successo) nella web sketch comedy “The Pills”. E i colleghi biancocelesti non sono da meno. Il brasiliano Mauricio non si muove senza la sua asta per i selfie: sostanzialmente un’inguardabile prolunga per permettere agli autoscatti di avere una visuale più ampia. Altro giocatore attivissimo è Felipe Anderson, atleta di Cristo che tra un passo della Bibbia e un altro si diverte nel twittare foto con i compagni. In particolar modo con De Vrij e Keita, altri due giovani molto attenti all’utilizzo dei social. L’olandese sfrutta le trasferte per postare su Facebook foto dei monumenti di tutta Italia. Lo spagnolo invece twitta che è una bellezza: commenta di tutto, dalle partite di Champions a quelle della sua Lazio. È Instagram, invece, il regno della famiglia Djordjevic, con l’attaccante serbo palesemente trascinato nel "social vortice" dalla bella Jovana. Tra i video del matrimonio e della nascita della figlia, follower e fan sono stati aggiornati quotidianamente sulla vita della coppia. A breve, c’è da scommetterci, inizieranno anche a periscopare. E non pensate male, abbiamo già specificato prima il significato.