Favola Djordjevic: il serbo sogna in grande e punta Crespo...

01.10.2014 08:20 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Corso d'Informazione Sportiva de Lalaziosiamonoi.it
Favola Djordjevic: il serbo sogna in grande e punta Crespo...
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È bastata una tripletta per spazzare via i dubbi su di lui. Ha atteso, studiato la preda e poi ha colpito. Filip Djordjevic c'è e. vuole lasciare il segno. È cresciuto gradualmente, l'impatto col calcio italiano è tipicamente complicato per chi viene dall'estero, ma lui è riuscito a calarsi fin da subito in questa nuova realtà. Studia l'italiano da marzo, tre lezioni a settimana con una professoressa privata, perché sapeva che per una buona integrazione la lingua sarebbe stato un punto di partenza fondamentale. Professionista serio il serbo, si nutre di calcio anche nel tempo libero e, quando può, guarda volentieri gli ex compagni del Nantes, magari mentre accarezza Bum Bum, il suo bull dog inglese. Un ragazzo come tanti che gira in Jeep ed è arrivato a Roma in compagnia della fidanzata: la modella serba Jovana. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, ha scelto una residenza in una zona piuttosto tranquilla della Capitale. Non la solita Olgiata, ha preferito stabilirsi a Roma Nord, in un appartamento a Vigna Stelluti. Ledesma, Lulic e Novaretti sono i suoi vicini di casa. La punta vuole respirare aria romana, vuole crescere nella Capitale, magari a suon di triplette. "Un incrocio tra Giordano, Vieri e Casiraghi", i paragoni degli addetti ai lavori e dei suoi ex colleghi si sprecano. Il serbo, per il momento, pensa a far bene con la maglia della Lazio che tanto ha insistito per portarlo all'ombra del Colosseo. Il dualismo con Miro Klose è una spinta ad impegnarsi al massimo. La maglia numero nove sulle spalle è una responsabilità che non lo spaventa. Lui resta un ragazzo semplice che ha regalato il pallone del match di Palermo al suo agente Alessandro Lucci. I tifosi già lo amano e si sfregano le mani sognando di vederlo esultare sotto la Nord. Al Barbera ha mostrato solo un contenuto braccio alzato, ma il serbo è pronto a sfogare tutta la sua cattiveria agonistica e a diventare protagonista. Niente balletti, niente scene da spot, niente scritte sotto la maglietta, sottolinea l'edizione de La Gazzetta dello Sport, perché non è nel suo stile. Djordjevic non segnava una tripletta dai tempi della Stella Rossa e ora punta alla doppia cifra per trascinare i suoi compagni. Magari imitando Crespo, ultimo capocannoniere biancoceleste, e avvicinando la quota dei venti gol, traguardi e cifre che solo un bomber di razza può raggiungere. E Filip vuole dimostrare di esserlo.