Felipe Anderson e Keita, la Lazio vi aspetta

Un altro stop in campionato. Il quinto in dodici gare. Sicuramente ci si aspettava di più da questa squadra, soprattutto dal punto di vista mentale dopo la serie di 6 risultati utili consecutivi. Tanti gli infortuni che hanno condizionato le scelte di Pioli. Sabato scorso sono rientrati i lungodegenti Basta e Keita. Per il giovane spagnolo era tanta l’attesa di rivederlo all'opera. Durante la settimana prima del match, si era messo in mostra negli allenamenti, convincendo il mister a inserirlo tra i titolari. Ma come tutta la squadra non ha lasciato il segno. Ci si aspettava tanto da lui, forse troppo da un ragazzo che ha solo 19 anni. Al suo posto, nel secondo tempo, è entrato Felipe Anderson. L’altro giovane talento che la Lazio spera cominci a brillare. Il brasiliano è stato l’unico a crederci fino in fondo, il più positivo della squadra. I numeri parlano chiaro, come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, le loro prestazioni contro la Juventus mostrano dati interessanti. Keita, in 57 minuti con la Juve, ha totalizzato 15 passaggi positivi (appena 3 quelli negativi), ma si è segnalato anche in fase di interdizione (4 palloni recuperati). Più appariscente Anderson nei suoi 33 minuti in campo. Ben 4 sono i dribbling riusciti al brasiliano che ha sfornato anche 2 cross. Il suo apporto si è distinto nelle verticalizzazioni (6 quelle a buon fine). Nel complesso generale di questo campionato, nei 335 minuti giocati, Anderson ha concluso positivamente 106 passaggi, 17 dribbling e 12 cross: cifre che esaltano il suo contributo in fase di ispirazione del gioco. L'ex Barca e l'ex Santos sono ancora a secco di gol. I biancocelesti sabato prossimo affronteranno il Chievo Verona sperando di portare a casa i tre punti e di risalire la classifica che ancora sorride, visto i risultati delle dirette concorrenti. Keita e Felipe Anderson dovranno dare il massimo per guadagnarsi una maglia da titolare nel tridente offensivo di Pioli, anche se sarà difficile con il rientro di capitan Mauri. Ma sono giovani e prima o poi il talento e la voglia di mettersi in gioco verrà fuori. Non ha tardato a farsi conoscere, invece, il loro grande cuore. Ieri i due ragazzi sono andati a trovare una bimba malata in ospedale, lo testimonia una foto pubblicata su Instangram da Keita. "Lo scopo di combattere non è la vittoria né la sconfitta, ma la guarigione e la felicità", questa la frase in spagnolo che accompagna la foto. Un gesto che non passa inosservato, perché oltre il calcio da giocare c’è la vita da vivere. Anche questo è un colpo da futuri campioni.

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