Felipe Anderson, la rinascita parte da Bucarest: ritrovate le motivazioni, parola al campo
Sarà nella lista dei convocati per Bucarest Felipe Anderson. In due giorni è nuovamente cambiato tutto. Ha riabbracciato il mister e i compagni, tornando sui suoi passi e ammettendo gli errori. Ora regna il sereno nel rapporto con il brasiliano, che però è atteso dalla prova più importante, quella del campo. Felipe deve tornare a fare la differenza, può essere l’asso nella manica di Inzaghi per il finale di stagione. Luis Alberto e Immobile stanno accusando una leggera flessione, mentre Nani e Caicedo faticano a diventare punti fermi: è l’ora di FA10 che contro la Steaua partirà dalla panchina, ma in corsa può rilevarsi la mossa decisiva.
MOTIVAZIONI - Si è perso tanto tempo. Prima il lungo infortunio, poi le panchine e il battibecco con Inzaghi. Restano 3 mesi a Felipe Anderson per tornare quello di un tempo. Quello del primo Pioli che trascinò la Lazio in Champions League a suon di prodezze. E il futuro è adesso, visto che nel mese di febbraio i biancocelesti sono attesi da un momento verità: Europa League, semifinale di ritorno di Coppa Italia e ripartenza in campionato. Al brasiliano le motivazioni non mancano, tra le altre cose sogna ancora di andare a Russia 2018 con la sua nazionale. Inzaghi lo utilizzerà nel suo ruolo preferito, quello di attaccante e non centrocampista di destra. La disponibilità de Felipe c’è, l’ha dimostrata con le scuse, non resta che aspettare il verdetto del giudice supremo, il campo.