Lazio, per sognare la Champions bastano 67 milioni

Non è sempre vero che chi più spende più vince: la Lazio di Pioli continua a stupire fino a ribaltare uno degli assiomi del calcio nostrano. La folle rincorsa dei biancocelesti alla Champions infatti ha messo in mostra come, più che gli investimenti ed una grande disponibilità economica, servano fiuto e scaltrezza. Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport la rosa allestita da Tare e Lotito è costata "solo" 67 milioni di euro: una cifra importante, ma più bassa rispetto alle altre squadre che sono ai vertici del calcio nostrano. Un exploit frutto di alcune scelte azzeccate da parte della dirigenza, due esempi su tutti Biglia e Felipe Anderson: l'argentino è costato  8,3 e il bilancio dice 7,5 per l'ex talento del Santos. Cifre non esorbitanti per giocatori di livello eccezionale. Nel conto dei 67 milioni sono entrati anche Mauri (3), Ledesma (4,5) e Radu (3,8), presi da Lotito e Sabatini diversi anni fa, quando Tare era ancora un giocatore. Una rosa costruita pezzo dopo pezzo, spesso affidandosi anche al mercato dei parametri zero: Klose un colpo assoluto, Djordjevic un affare. Acquistare a cifre contenute e valorizzare i calciatori in rosa, Lulic docet. Il bosniaco è arrivato dallo Young Boys per 3 milioni, ora ne vale almeno il quadruplo. Non va dimenticato poi il settore giovanile: Onazi, Keita, Cataldi presi quando erano poco più che ragazzini e fatti dventare uomini all'ombra del Colosseo. Solamente 67 milioni di euro; adesso la Lazio, centrando la Champions e superando il girone, potrebbe quasi ripagarsi 3 anni di calciomercato.