Lazio, quando gli 'esuberi' costano più di chi va in campo...

Rosa extralarge e monte ingaggi sproporzionato rispetto ai reali valori in campo, in termini di presenze e prestazioni. In sintesi, le due note dolenti e contraddittorie della Lazio di quest’anno. Dopo non aver sfoltito una rosa composta da ben 30 elementi, forse troppi anche per una squadra che lotta per 3 fronti, i biancocelesti si ritrovano con una squadra titolare che, di fatto, costa 1 milione in meno dei cosiddetti ‘esuberi’. Dati alla mano – come sottolinea il ‘Corriere della Sera’ nell’edizione odierna – la formazione che domenica ha liquidato il Cesena era composta da un totale stipendi di 9,7 milioni netti, cioè 19,4 milioni lordi, considerando che è proprio il lordo, a determinare il reale peso economico sulla casse della Lazio. L’ingaggio più elevato, infatti, è quello di Biglia (1,4 milioni), seguono poi Candreva e Djordjevic (1,2 milioni), poi Parolo (1,1) e a scendere gli altri sette giocatori, con Keita, forse rappresenta il più talentuoso, che occupa l’ultimo posto (0,3). A questa cifra, si devono sommare anche i 3,7 milioni netti che corrispondono al totale ingaggi di Klose, Mauri e Felipe Anderson, i tre subentrati che hanno arrotondato la vittoria contro i romagnoli. Ciò che però desta maggior curiosità ed attenzione è la cifra che riguarda l’altra Lazio, ossia quella 'formazione' che si allena ma che la domenica spesso riposa. In porta ovviamente Marchetti, difesa a cinque con Cavanda, Cana, Novaretti, Ciani e Konko, i tre di centrocampo Pereirinha, Gonzalez e Onazi e in avanti Ederson e Sculli. Totale fa 10,1 milioni netti, ossia 20,2 lordi. Davvero troppi per non far la differenza…